Il 28 febbraio u.s. un bimbo di 3 anni veniva ricoverato in ospedale ove gli venivano riscontrati evidenti segni di maltrattamento tra cui un vistoso livido sulla fronte e bruciature su una gamba. Da successive radiografie si accertavano anche la frattura della mandibola e di alcune costole, queste ultime risalenti ad almeno un mese orsono. Il bambino è stato sottoposto a tutti gli accertamenti del caso che pare abbiano escluso il rischio di danni permanenti. La sua prognosi, sicuramente superiore a 40 giorni, rimane comunque riservata. I sospetti sono subito ricaduti sulla madre 24enne ed il suo compagno 30enne, pluripregiudicato, entrambi di origini della provincia di Torino e residenti a Ferrara. A seguito di interrogatorio, avvenuto il 6 c.m., ove i due indagati sostenevano che il bambino si era fatto male urtando contro un mobile dell'abitazione, cercando in maniera evidente di nascondere la verità, venivano sottoposti a fermo da parte del p.m. titolare dell'indagine ed associati presso le case circondariali di Ferrara e di Bologna. I due sono accusati di maltrattamenti e lesioni gravi aggravati nei confronti del bambino, che viveva con la coppia dallo scorso mese di ottobre dopo che la madre lo aveva portato via con sé, illegalmente, da Torino sottraendolo al marito, col quale conviveva regolarmente fino ad allora, venendo per tale motivo indagata per sottrazione di minore.
Il gip del tribunale di Ferrara, in data 8 c.m., non ha convalidato il fermo a carico dei due non riscontrando il pericolo di fuga emettendo, però, la misura della custodia cautelare in carcere per entrambi. Veniva disposto che i due restassero associati rispettivamente alle case circondariali di Ferrara e di Bologna.
