Arresto di tre georgiani in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare in carcere disposte dal gip del Tribunale di Ferrara - indagine iniziata lo scorso marzo ritenuti di resposabili di 10 furti in appartamento: 4 a Ferrara, 1 a Vicenza e 5 nella provincia di Padova K.I. (classe 1987 ) K. A. (classe 1958 - soprannominato Bèbero= vecchio), K.G. (classe 92).
Durante lo scorso periodo primaverile, già dal mese di marzo, A Ferrara si è registrata una preoccupante escalation di furti in appartamento. Si è osservato che i diversi appartamenti svaligiati erano presi di mira durante le ore diurne e soprattutto le porte blindate non presentavano segni di scasso. In tale contesto gli investigatori di questa sezione reati contro il patrimonio hanno velocemente avviato la necessaria azione di studio del fenomeno, proprio. Dall'osservazione del modus adottato dai ladri, si è ben presto capito che i diversi episodi di furto erano tutti riconducibili ad un'unica banda di georgiani..
I ladri entravano in azione sempre in appartamenti inseriti in palazzi piuttosto eleganti e riuscivano miracolosamente ad aprire, senza danneggiarli, i portoncini blindati chiusi anche a diverse mandate. Grazie al costante aggiornamento e condivisione dei dati che provengono dai diversi uffici investigativi, gli investigatori hanno da subito intuito che si trattava di un gruppo di ladri della Georgia dediti ai furti in appartamento utilizzando la tecnica della c.d. "chiave bulgara" e da quel momento l'attenzione su tali specialisti è sempre stata mantenuta alta. Il marchingegno non è altro che un insieme di sottilissimi "ferri" abilmente sagomati, che via via vengono introdotti nella serratura (blindata) fino a sbloccarla e permettere l'apertura della porta come con la normale chiave. I ladri sono altamente specializzati e nel giro di diversi minuti riescono ad averla vinta su serrature anche chiuse a più mandate.
Dopo avere raggiunto un robusto quadro probatorio si è giunti in tempi rapidi all'emissione da parte del GIP del Tribunale di Ferrara di ben tre provvedimenti di custodia cautelare, eseguiti alle prime luci del giorno 5 novembre a Legnago con il fondamentale ausilio della squadra mobile di Verona. I tre arrestati sono stati sorpresi nel sonno e nell'appartamento sono stati sequestrati numerosi oggetti atti allo scasso, serrature utilizzate per perfezionare la tecnica di scasso e numerosa refurtiva: macchine fotografiche, telefoni cellulari, tablet, e-book, orologi di valore, computer. Alcuni oggetti sequestrati sono già stati accertati i legittimi proprietari e questo Ufficio è all'opera per contattare i derubati.
La polizia invita i cittadini a recarsi in Questura se in grado di poter fornire ulteriori notizie sui tre una volta riconosciuti nelle foto oppure per chiedere informazioni sugli eventuali oggetti rubati nelle loro case che attualmente si trovano sotto sequestro in attesa di restituzione ai legittimi proprietari.