Nei guai due centesi
Il 6 agosto scorso personale della Squadra Mobile è stato contattato da una pattuglia della Polizia Stradale, che si trovava in un deposito auto sito nel Comune di Argenta, in quanto durante una attività tecnica di rilevamento dati su un autocarro, sottoposto a fermo amministrativo perchè coinvolto in un incidente stradale con vittima, era stato rinvenuto un barattolo di gomme da masticare contenente 22 pastiglie di colore nero riportante la sigla "HF". Avendo il sospetto che le stesse potessero essere pastiglie di ecstasy si procedeva all'acquisizione per sottoporle a narcotest da questo Gabinetto di Polizia Scientifica. In effetti il narcotest dava esito positivo alla sostanza di MDMA, molecola che appartiene al gruppo dei derivati sintetici della metanfetamina, comunemente conosciuta con il nome di ecstasy. A questo punto le pastiglie consegnate dalla Polizia Stradale venivano formalmente sequestrate a carico del conducente e proprietario del veicolo coinvolto ed indagato a suo tempo per l'incidente mortale. Il giorno successivo si decideva quindi di effettuare una perquisizione antidroga presso il domicilio di Renazzo di quella persona con esito negativo. Egli riferiva da subito che le pastiglie erano effettivamente sue e che gliele aveva date in conto vendita un amico ma che si trattava di pastiglie di viagra provenienti dall'estero. Successivamente veniva quindi perquisita l'abitazione dell'amico a Cento che subito ammetteva di detenere le pastiglie nere riportanti la sigla "HF" asserendo che erano pastiglie di VIAGRA che acquistava un paio di volte all'anno recandosi in Tahilandia e nelle Filippine. Ulteriori accertamenti più specifici sulle pastiglie non rilevavano questa volta presenza di sostanza stupefacente per cui dalla composizione si riteneva compatibile col Viagra. Quest'ultimo ammetteva di importare da qualche anno 1000 pastiglie per volta di "Viagra" acquistandolo nei paesi orientali e di venderle in Italia per ricavare un guadagno per pagarsi le spese del viaggio. In questa attività aveva coinvolto anche l'amico (il proprietario del camion) il quale a sua volta le vendeva ai suoi conoscenti. Entrambi venivano deferiti in stato di libertà all'A.G. per vendita illegale di medicinale senza proscrizioni mediche.