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Rapina alla Caricento - Arrestati i tre rapinatori

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In data 06 Settembre 2013 alle ore 12.45 personale in servizio presso la Sezione Antirapina della Squadra Mobile, unitamente a personale in servizio presso il locale U.P.G.S.P, interveniva presso la filiale della Cassa di Risparmio di Cento, ubicata in questa via Bologna nr. 305, in quanto era stata segnalata una patita rapina ad opera di almeno tre malviventi, tutti di chiare origini meridionali. Sul posto gli operatori potevano constatare come pochi minuti prima tre rapinatori avessero fatto irruzione all'interno della banca perpetrando una rapina ed impossessandosi di un ingente bottino, pari a circa 160.000 euro. Le testimonianze rese dai dipendenti della banca e dai clienti consentivano di ricostruire dettagliatamente il grave fatto criminoso, fornendo alla Squadra Mobile importanti imput investigativi. Gli investigatori potevano accertare come almeno due rapinatori fossero giunti nei pressi della banca a bordo di altrettante biciclette e che un primo rapinatore era poi entrato in banca a volto scoperto, fingendosi un cliente. Poco dopo l'ingresso del primo rapinatore, un dipendente della banca che era in servizio ad una cassa notava un individuo che si trovava all'interno della bussola, il quale incominciava a coprirsi il viso con una sciarpa e pertanto, rendendosi subito conto che si trattava di un malvivente intenzionato a perpetrare una rapina, azionava immediatamente il bloccaggio della porta di vetro della bussola, bloccando così il rapinatore al suo interno. Contestualmente il rapinatore a volto scoperto, che si trovava già all'interno della banca e che sino a quel momento non aveva ancora fatto capire le sue malsane intenzioni, si avvicinava ad un cliente, minacciandolo con due cutter ed intimando al dipendente di aprire la bussola, consentendo così l'ingresso al secondo rapinatore travisato. Subito dopo entrava in banca anche un terzo rapinatore, il quale si travisava poco prima di fare irruzione allorquando si trovava ancora all'interno della bussola di ingresso. Nella circostanza quest'ultimo rapinatore costringeva ad entrare nell'istituto di credito anche un cliente che si trovava all'esterno della banca e che si era reso conto di quello che stava succedendo, cercando di allontanarsi, senza tuttavia riuscirvi per l'intervento del malvivente. I rapinatori costringevano i presenti a consegnare i propri telefoni cellulari e mentre due di loro controllavano tutti gli astanti, il terzo malvivente intimava ad una dipendente di aprire la cassaforte temporizzata e di fare lo svuotamento del "cash guardian", prelevando così la somma in denaro di 10.000 euro. Trascorsi circa 20 minuti la cassaforte temporizzata si apriva e i rapinatori si impossessavano della somma di circa 150.000 euro, per un ammontare complessivo di 160.000 euro. Subito dopo essersi impossessati del denaro i rapinatori rinchiudevano tutti i presenti all'interno del bagno della banca, dandosi poi alla fuga ed allontanandosi senza essere visti da nessuno. Trascorsi alcuni minuti il direttore della banca riusciva a sfondare la porta del bagno e a dare l'allarme chiamando il 113. Le dettagliate descrizioni fornite dai testimoni, il fatto che i rapinatori parlavano con uno spiccato accento napoletano, nonchè il modus operandi adottato dai malviventi, indirizzavano sin da subito le indagini nei confronti dei cosiddetti "rapinatori pendolari" provenienti da Napoli. La successiva attività investigativa posta in essere dalla Sezione Rapine della Squadra Mobile, in collaborazione con il Nucleo Operativo e Radiomobile dei Carabinieri della Compagnia di Sarzana, che stava già indagando su altre rapine commesse in Liguria con le stesse modalità, consentiva di individuare i tre rapinatori resisi responsabile del grave fatto criminoso, che venivano identificati in FALCO Carmine, di Caivano (NA) classe 1969, disoccupato, DI PAOLA Luigi, di Napoli classe 1977, disoccupato, MARANGIO Massimo, di Napoli classe 1969, disoccupato, tutti pregiudicati per reati contro il patrimonio, in particolar modo rapine pluriaggravate. La Squadra Mobile provvedeva quindi ad una prima comparazione fra le foto segnaletiche degli indagati con le immagini riprese dal sistema di videosorveglianza della banca, che consentiva di accertare come il primo rapinatore entrato a volto scoperto si identificasse certamente in Falco Carmine, il secondo rapinatore in Marangio Massimo, mentre il terzo rapinatore, ovvero quello che si era travisato all'atto di entrare nell'istituto di credito, si identificava in Di Paola Luigi. L'attività investigativa della Squadra Mobile consentiva inoltre di accertare come Di Paola Luigi e Marangio Massimo avessero alloggiato per il periodo di tempo compreso fra il 3 settembre 2013 ed il 6 settembre 2013 (giorno della rapina), in un agriturismo ubicato nelle immediate vicinanze di Ferrara, ad ulteriore conferma della loro certa presenza in città nel giorno della rapina. Inoltre un testimone aveva notato sempre presso lo stesso agriturismo proprio il giorno della rapina, anche Falco Carmine in compagnia dei due complici. Pertanto in seguito ai numerosi riscontri investigativi ottenuti dall'attività di indagine svolta in collaborazione fra la Squadra Mobile di Ferrara ed il Nucleo Operativo e Radiomobile dei Carabinieri della Compagnia di Sarzana, il Magistrato titolare delle indagini, richiedeva al GIP l'applicazione della misura cautelare in carcere a carico dei tre indagati che veniva eseguita lo scorso 18 dicembre.


20/12/2013

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