Dopo gli appostamenti della Mobile il responsabile veniva colto sul fatto ed arrestato per indebito utilizzo della tessera
Lo scorso 1 ottobre un ferrarese si presentava negli Uffici della Squadra Mobile per denunciare, a partire dal luglio scorso, lo strano indebito utilizzo del suo bancomat, di cui era comunque in possesso. Non si spiegava i motivi dei prelievi pensando che la tessera fosse stata clonata. Riferiva che ogni tanto la lasciava a casa mentre si recava al lavoro, ma di averla sempre trovata al suo posto. I prelievi erano stati fatti nelle Agenzie di una istituto bancario che si trovano in Via Bologna e in Foro Boario 2 o 3 volte al mese per un totale di circa 2000 euro. Le immagini registrate da uno sportello inquadravano un individuo che prelevava all'ora in cui erano avvenute le indebite sottrazioni avvenute sempre a fine mattinata o primo pomeriggio. A seguito di questi primi spunti investigativi la sezione antirapina della Squadra Mobile effettuava quotidianamente degli appostamenti fuori dall'abitazione del denunciante, ipotizzando che qualcuno entrasse in casa a sua insaputa e si appropriasse della tessera bancomat per poi riporla nel punto dove l'aveva presa. In effetti ieri, intorno a mezzogiorno, arrivava presso l'abitazione una persona che entrava e usciva di casa accedendovi regolarmente dalla porta d'ingresso. A piedi poi si dirigeva verso Via Foro Boario al solito sportello bancomat che però risultava fuori servizio. Pertanto si allontanava portandosi nella vicina Via Barlaam dove aveva parcheggiato lo scooter e partiva, sempre pedinato dai poliziotti, percorrendo Via Recchi e Via Bologna, per fermarsi in prossimità dell'altro sportello di sua fiducia. Qui entrava in banca dirigendosi verso l'apparecchiatura bancomat. Dopo aver atteso il prelievo - 250 euro -, all'uscita veniva fermato e ammanettato dagli Agenti. In suo possesso venivano trovati il mazzo di chiavi che aveva usato per entrare nell'appartamento e la tessera bancomat del conoscente. In conclusione il denunciante era un amico dell'arrestato al quale questi aveva carpito il codice pin il giorno in cui lo aveva aiutato in un'operazione allo sportello. Il responsabile del mal tolto, un ferrarese di 57 anni, frequentava spesso l'abitazione dell'ormai ex amico ed in queste occasioni aveva visto che la tessera magnetica spesso veniva lasciato a casa. Per cui una volta impossessatosi delle chiavi con uno stratagemma era riuscito a raggiungere il suo scopo di far man bassa nel conto del conoscente e rimpinguare le proprie tasche che, pare, attraversano un momento di profonda crisi.