Questura di Ferrara

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La Mobile arresta rapinatore “seriale” che da alcuni giorni agiva in città

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L'attività d'indagine che ha portato all'arresto in esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare di Paletta Massimiliano, ha avuto inizio nella nostra città a seguito di alcuni gravi fatti delittuosi accaduti negli ultimi giorni in questo centro cittadino.

Nel particolare si è potuto constatare un esponenziale aumento di alcuni gravi delitti contro il patrimonio e contro la persona, avvenuti nelle ultime settimane.

Pertanto, in seguito a questi gravi episodi delittuosi, il personale della terza sezione reati contro il patrimonio della Squadra Mobile, ha intensificato il controllo sul territorio e l'attività di indagine finalizzata all'individuazione dei responsabili, con la convinzione, visto il modus operandi e le dettagliate descrizioni fornite dalle vittime, che si trattasse sempre della stessa persona.

L'attività di indagine ha consentito di identificare senza alcuna ombra di dubbio il rapinatore, un 37enne pluripregiudicato trapiantato ferrarese ma di origini varesine, che si è reso responsabile di ben tre fatti criminosi, episodi tutti avvenuti con le stesse modalità, quasi sempre in danno di donne indifese. In tutti i "fatti" si è potuto riscontrare una particolare violenza e disprezzo per l'incolumità delle persone da parte del malvivente, il quale disinteressandosi completamente delle gravi conseguenza a cui sarebbe potuto andare incontro, vista anche l'età avanzata di alcune delle vittime, non si è si è mai fatto alcuna remora al riguardo.

L'attività investigativa ha permesso di ricostruire i seguenti fatti delittuosi:

26 Marzo 2012, ore 06.00 circa, in Ferrara.

Un'anziana signora si presentava presso gli Uffici dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico per denunciare un patito furto.

La denunciante dichiarava che verso le 6.00 della stessa giornata, mentre stava transitando a bordo della propria bicicletta in via Contrada del Mirasole, veniva accostata da un individuo, anch'esso in sella ad un velocipede, il quale afferrava con forza il manubrio della bicicletta della donna, impedendole di fatto di proseguire nella sua marcia, riuscendo ad impossessarsi della borsetta della donna, che si trovava custodita nel cestino.

Il malvivente si dava poi alla fuga ma veniva minuziosamente descritto dalla vittima, come un giovane di circa 25 anni, capelli neri, occhi scuri, indossante un giubbotto di colore marrone. All'interno della borsetta della donna vi era custodito un portafoglio contenente la carta di identità della denunciante, la somma in denaro di circa 100 euro, un portamonete di colore marrone con all'interno la somma in denaro di 10 euro in moneta, una bustina con le chiavi di casa, un orologio da uomo.

27 Marzo 2012, ore 00.20 circa, in Ferrara.

Una donna dell'Est Europa, verso mezzanotte, mentre stava transitando a piedi in via Ariosto, veniva avvicinata da un uomo in sella ad una bicicletta, il quale le chiedeva di offrirgli una sigaretta prima di afferrarle il braccio destro e con forza torcerglielo intimandole di consegnargli tutto il denaro che custodiva all'interno della borsetta. Il rapinatore nel frattempo aveva estratto dalla tasca un coltello con una lama della lunghezza di circa 10 cm. La donna, chiaramente spaventata per quanto stava accadendo, estraeva dalla propria borsetta il telefono cellulare ed il malvivente riusciva a strapparglielo di mano, impossessandosene.

27 Marzo 2012, ore 2.00 circa in Ferrara.

Trascorsa circa un'ora e mezza dal fatto delittuoso avvenuto in via Ariosto, si registrava un ennesimo episodio presso un'abitazione del centro cittadino. Il denunciante, un uomo di mezza età, richiedeva l'intervento presso la propria abitazione di una Volante del locale U.P.G.S.P. Agli operatori intervenuti sul posto, l'uomo riferiva di essere stato vittima di una rapina, avvenuta poco prima presso la propria abitazione, da parte di un giovane. Il denunciante riferiva che il malvivente, con uno stratagemma, era riuscito a farsi aprire la porta di ingresso, ma all'atto di aprire la porta, dall'esterno lo stesso gli dava una violenta spallata, tanto che la porta aprendosi sbatteva violentemente contro la gamba destra del denunciante all'altezza del ginocchio, procurandogli una ferita. Una volta all'interno dell'abitazione, il malvivente gli intimava di consegnargli tutti i soldi che custodiva minacciandolo mentre teneva una mano nella tasca del giubbotto simulando il possesso di un coltello.

In sede di denuncia, la vittima forniva un'accurata descrizione del malviventi. Gli investigatori della Squadra Mobile, in seguito ai tre fatti criminosi ed alle dettagliate descrizioni fornite dalle vittime, intuivano immediatamente l'identità del rapinatore.

Pertanto mostravano al denunciante un inserto fotografico e lo stesso riconosceva senza dubbio la persona sospettata, come colui che lo aveva rapinato poco prima.

Il personale della terza sezione della Squadra Mobile avviava quindi immediatamente un'attività investigativa volta a rintracciare l'autore dei reati cercando altresì di individuare l'attuale domicilio dell'indagato, il quale non era residente a Ferrara.

L'indagine dava i frutti sperati, consentendo di individuare il domicilio del malvivente, ubicato in centro storico, dove si dava esecuzione ad una perquisizione domiciliare e personale. Durante la perquisizione si rinvenivano, occultati all'interno del cestello della lavatrice, l'orologio ed il telefono cellulare provento dell'episodio criminoso perpetrato all'interno dell'abitazione alle ore 2.00 circa del 27 marzo u.s. Sempre all'interno del cestello, si rinveniva anche la borsetta provento dell'episodio criminoso avvenuto in danno dell'anziana signora in data 26 marzo u.s., con all'interno i documenti di identità della donna e numerosi effetti personali, nonché la somma in denaro di euro 100 suddivisa in due banconote da 50. In seguito a questi ulteriori sviluppi investigativi venivano convocati in Questura le due donne vittime del malvivente, alle quali veniva mostrato un svariate fotografie di malviventi e le stesse riconoscevano senza alcuna ombra di dubbio il Paletta come colui che si era reso responsabile dei fatti criminosi ai loro danni.


12/04/2012

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