La volante era stata chiamata dai genitori poiché non riuscivano a placare le violenze psicologiche e fisiche del loro figlio, che si trovava già in regime di affidamento con obbligo di dimora. Così gli agenti hanno relazionato ogni volta al termine degli interventi eseguiti presso la famiglia, descrivendo un menage familiare non del tutto tranquillo a causa delle intemperanze dell'ormai svezzato ragazzo che con minacce percosse e lesioni aveva reso la vita dei suoi genitori un infermo.
Il Magistrato di Sorveglianza di Bologna valutate le "carte" che descrivevano il 45enne ferrarese anche sulla base di comportamenti pregressi poco ortodossi verso appartenenti alla Polizia Penitenziaria, ha disposto di sospendere il citato beneficio ripristinando la sua detenzione in carcere.