In manette due pendolari della rapina
Tutto parte il 17 febbraio scorso, quando in una fredda mattina due individui rapinano armati di cutter la Filiale della Istituto di credito dei "Monte dei Paschi di Siena" di questa Via Padova.
Le indagini hanno avvio; gli scambi di informazioni con il personale delle sezioni antirapine delle Questure dei capoluoghi delle province confinanti iniziano. Dall'interscambio di notizie, il personale della Squadra Mobile viene a conoscenza di un episodio interessante: nello scorso aprile, su segnalazione dei dipendenti di un istituto bancario della provincia di Rovigo, gli investigatori del rodigino identificano un pluripregiudicato con precedenti specifici per rapine e sequestrano una Fiat Uno rubata. Mancano però gli altri due elementi sospetti oggetto della segnalazione dei bancari. Dalla citata identificazione si accerta che l'individuo era stato trovato durante controlli delle forze dell'ordine in compagnia a due individui della stessa risma dimoranti a Cerignola in provincia di Foggia.
Le foto di quest'ultimi, custodite negli archivi della Polizia di Stato, risultano utilissime per un confronto con i fotogrammi della rapina consumata in questo capoluogo. La "perizia antropometrica", disposta dal PM, non lascia dubbi: "compatibilità totale".
Personale della sezione antirapine scende così nel "tavoliere" ed in collaborazione con quello del Commissariato di Cerignola, inizia un'attività di ricerca degli esatti domicili di G.M. e D.G con perlustrazioni e appostamenti. L'attività investigativa si rivela però particolarmente laboriosa, in quanto i due malfattori, appartenenti ai così detti "pendolari della rapina" - si recavano in genere in Emilia Romagna e Lombardia per mettere in atto la loro attività criminosa -, avevano trovato "rifugio" in luoghi resi sicuri con l'adozione di qualsiasi mezzo utile per sfuggire a possibili controlli delle forze dell'ordine. Nonostante tutte le loro cautele, alle luci dell'alba di ieri, venivano tratti in arresto e rinchiusi in carcere.