POLIZIA DI STATO: ARRESTATO AUTORE DI VIOLENZA SESSUALE
Nella giornata di ieri gli Agenti della Squadra Mobile hanno tratto in arresto un cittadino pakistano di 31 anni in quanto ritenuto responsabile di violenza sessuale nei confronti di due minorenni e di molestie nei confronti di una terza.
Nel marzo del 2013, personale di una cooperativa locale che ospita minorenni si rivolgeva all’ Ufficio Minori della Questura, riferendo di una relazione tra un’ospite sedicenne ed un cittadino pakistano che avrebbe fatto pressioni e minacce alla ragazza al fine di proseguire la relazione sentimentale.
Le immediate indagini portavano all’identificazione del predetto cittadino che veniva denunciato in stato di libertà per violenza sessuale nei confronti della minore.
Si accertava che, nel mese di febbraio del 2013, il reo aveva condotto la ragazza in un’abitazione di cui aveva la disponibilità e qui l’aveva costretta, contro la sua volontà, a subire un rapporto sessuale completo, minacciandola, nel caso in cui non avesse acconsentito, di diffondere un video in cui i due si scambiavano un bacio.
Escusse a sommarie informazioni le amiche della vittima emergeva che, nell’ottobre del 2012, aveva usato violenza nei confronti di una quattordicenne all’interno della pizzeria kebaberia dove lavorava e in cui aveva condotto la ragazzina, approfittando della chiusura serale.
In questa circostanza la minore era costretta a subire la violenza con la minaccia che alla sorella 13enne sarebbe stato fatto del male.
Nel corso dell’attività investigativa emergeva che il pakistano, nel luglio 2014, aveva attratto sempre nella pizzeria dove lavorava, una quindicenne che riusciva a sottrarsi alla violenza anche se subiva comunque il palpeggiamento delle parti intime; per tale motivo veniva denunciato in stato di libertà per il reato di molestie.
Il 25 febbraio 2020 la Corte d’Appello di Bologna ha emesso la sentenza (diventata definitiva il 14/07/2021 in quanto la Corte Suprema di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dal pakistano) che condannava l’uomo alla pena di Anni 3 e mesi 11 di reclusione con diverse pene accessorie tra le quali:
Interdizione dall’esercizio di Tutela e Curatela (Legge Merlin) perpetua;
Interdizione legale durante la Pena;
Interdizione da incarichi, Uffici, Serv.in scu, Istituti Pubblici/Privati perpetua;
Interdizione dai Pubblici Uffici perpetua.
Il 23 luglio 2021 la Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Bologna ha emesso l’Ordine di Esecuzione per la Carcerazione che veniva eseguito presso il nuovo domicilio sito in questo capoluogo e associato presso la locale Casa Circondariale per l’espiazione della pena.