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CONTRASTO ALL'IMMIGRAZIONE CLANDESTINA

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CONTRASTO ALL'IMMIGRAZIONE CLANDESTINA

Il controllo della regolarità della presenza degli stranieri  che si trovano sul territorio è compito primario delle Forze di Polizia e in primo luogo della Polizia di Stato, attraverso l’operato degli Uffici Immigrazione.

Tale azione consegue la piena efficacia anche mediante una successiva ed effettiva attività di accompagnamento ai C.P.R. (Centri di permanenza per i rimpatri) e di rimpatrio di coloro che non hanno titolo d’ingresso o a permanere nel nostro Paese.  Spesso si tratta di soggetti                            “ destabilizzanti” per l’ordine e la sicurezza pubblica che commettono reati predatori o spacciano sostanze stupefacenti. 

 

Gli agenti dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Ferrara, dopo un’ attenta e continua  attività informativa  hanno rintracciato e accompagnato negli uffici della Questura un cittadino tunisino per valutare la sua posizione giuridica  in ragione sia dei suoi precedenti penali e di polizia che sulla sua permanenza sul T.N..

Il predetto risulta essere entrato in Italia nel 2009 e  non aver mai conseguito alcun titolo per un regolare soggiorno, annovera numerose condanne per reati inerenti allo spaccio di sostanze stupefacenti e contro il patrimonio e pregressi provvedimenti espulsivi.

 

Al termine delle formalità rito, valutata la pericolosità sociale, la sua propensione a delinquere  e l’essere destabilizzante per l’ordine e la sicurezza pubblica, veniva emesso un decreto di espulsione dal territorio nazionale  con ordine di rimpatrio.

Nel pomeriggio gli Agenti lo hanno  accompagnato  presso l’aeroporto di Fiumicino  da dove, con scorta tecnica,  è stato definitamente rimpatriato in Tunisia.

 

Nel corso del controllo di alcuni stabili occupati abusivamente da senza tetto ed extracomunitari, spesso clandestini, venivano trovati un marocchino del 1976, un nigeriano del 1995, un pakistano del 1977, un ucraino del 1978, tutti irregolari sul T.N.,  gravati da numerosi precedenti di polizia e condanne per reati predatori, in materia di immigrazione e inottemperanti ai provvedimenti di espulsione e ordini di allontanarsi dal T.N.

Al termine degli accertamenti di rito venivano  notificati i relativi provvedimenti di espulsione e gli ordini di allontanamento dal territorio nazionale e denunciati  alla locale A.G..

 

E’ stata  verificata una pluralità di singole posizioni di cittadini extracomunitari di varia provenienza (Tunisia, Nigeria, Pakistan, Bangladesh), già titolari di permessi di soggiorno, al fine di valutare  il possesso o meno dei requisiti non ostativi alla permanenza sul territorio nazionale.

 

 

In particolare, sono stati revocati  nove permessi di soggiorno nei confronti di cittadini extracomunitari già in possesso di validi titoli di soggiorno ma che, per vari motivi – tra i quali quello di aver commesso reati di diversa tipologia, ostativi al prosieguo della loro regolare permanenza in Italia –, non hanno più i requisiti per soggiornare legalmente sul Territorio Nazionale e nei Paesi Schengen.

Muniti di un provvedimento di espulsione, hanno a disposizione 15 giorni per far rientro nel proprio paese di origine, in caso contrario, trascorso il termine loro accordato, verranno espulsi e rimpatriati con accompagnamento alla frontiera o ai C.P.R. per essere successivamente rimpatriati.

 

 

 

 


22/05/2021

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