POLIZIA DI STATO INDIVIDUA E DENUNCIA GLI AGGRESSORI DEL PORTAPIZZA
Nella giornata odierna, gli uomini della Squadra Mobile, hanno denunciato un trentaduenne e un ventinovenne entrambi pakistani, individuati quali autori dell’aggressione a colpi di catena di cui è stato vittima nel pomeriggio di domenica un portapizze bengalese in via Oroboni.
Poco dopo le diciannove di ieri sera, il portapizza, arrivato in via Oroboni per una consegna a domicilio, vedeva due uomini (clienti abituali della pizzeria e da lui conosciuti) affacciati al balcone di un’altra abitazione che lo insultavano chiedendogli perché non avesse portato loro le pizze la settimana precedente.
All’uscita del palazzo dove aveva effettuato la consegna trovava i due uomini che precedentemente lo avevano insultato; che lo aggredivano colpendolo ripetutamente con delle catene.
La vittima, comunque, riusciva con il cellulare a contattare il proprio datore di lavoro e a dirgli cosa stava succedendo. Immediatamente, il titolare raggiungeva il luogo dell’aggressione e tentava di soccorrere il suo dipendente ricevendo in cambio anche lui due colpi di catena sulla schiena.
Le volanti intervenute sul posto, raccoglievano le prime dichiarazioni da parte del ferito trasportato nel frattempo in ospedale in condizioni non gravi e del titolare della pizzeria; entrambi riferivano di essere in grado di riconoscere gli aggressori.
Gli investigatori della Squadra Mobile hanno raccolto la loro denuncia, dalla quale è emerso che il motivo scatenante dell’agguato è da rinvenirsi nel fatto che la scorsa settimana il titolare non aveva consegnato la pizza ai suoi aggressori, che non avevano gradito questo rifiuto e si erano quindi “vendicati”.
La mancata consegna derivava dal fatto che il giorno in cui era stato richiesto l’ordine, la pizzeria non offriva la servizio a domicilio poiché pioveva.
Il certificato medico della vittima riporta 5 giorni di prognosi per contusioni ed escoriazioni.
Le parti offese hanno individuato con assoluta certezza i loro aggressori negli album fotografici visionati presso la Squadra mobile e per questo motivo sono stati denunciati per lesioni aggravate in concorso.