LA QUESTURA DI FERRARA: UN CITTADINO NIGERIANO CLANDESTINO ACCOMPAGNATO AL C.P.R. DI GORIZIA E UNA ESPULSIONE
Nell’ambito di pianificati servizi di intensificazione del controllo del territorio, disposti dal Questore Capocasa, finalizzati al contrasto di ogni forma di illegalità e volti a incrementare la sicurezza dei cittadini, gli operatori della Polizia di Stato hanno proceduto, ad accompagnare presso CPR – Centro di Permanenza e Rimpatrio – uno straniero irregolare gravato da numerosi precedenti di polizia ( 4 in una settimana) .
Durante lo specifico controllo nell’area di Porta Catena, fermava un gruppetto di extracomunitari, due dei quali alla richiesta di esibire i propri documenti dichiaravano di non averli, mentre gli altri risultavano regolarmente soggiornanti in Italia seppur con qualche precedente di Polizia.
I due cittadini, uno di nazionalità marocchina e l’altro nigeriano, fornivano oralmente le proprie generalità, risultate inesistenti in banca dati. Accompagnati in Questura e sottoposti a più accurati accertamenti è stato possibile risalire alla loro esatta identità, e rilevare che entrambi erano gravati da numerosi precedenti penali e di polizia, tra i quali: spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, reati contro il patrimonio, contro la persona nonchè ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato.
Al termine delle formalità di rito a carico del cittadino nigeriano, già gravato da provvedimenti di allontanamento dal territorio nazionale mai ottemperati, ritenuto socialmente pericoloso e destabilizzante per la collettività, veniva emesso un decreto di trattenimento ai fini del suo immediato rimpatrio presso il paese di origine; Pertanto nella sera di ieri, al termine dell’iter ( visita medica, tampone) necessario per perfezionare le pratiche finalizzate alla espulsione, veniva accompagnato al Centro Permanenza Rimpatri (C.P.R.) di Gradisca di Isonzo (GO).
Al cittadino marocchino, di anni 31, con vari precedenti e condanne per spaccio di sostanze stupefacenti e minacce, al quale era stata rigettata l’istanza tesa ad ottenere il rinnovo del permesso di soggiorno per i predetti pregiudizi di Polizia, non potendo essere rimpatriato per mancanza di un vettore areo, causa emergenza Covid, il Questore disponeva la misura del trattenimento del passaporto con l’obbligo di presentazione alla Polizia, misura convalidata dal Giudice di Pace, fino all’avvenuta esecuzione del provvedimento con successivo accompagnamento alla frontiera.
L’attività della Polizia di Stato ha consentito, ancora una volta, di allontanare definitivamente un soggetto dal territorio italiano che, altrimenti, avrebbe rappresentato un concreto pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica nella provincia ferrarese.