L’UFFICIO IMMIGRAZIONE DELLA QUESTURA DI FERRARA PROCEDE ALL’ACCOMPAGNAMENTO DI CITTADINO NIGERIANO CLANDESTINO AL C.P.R. DI GORIZIA
Il controllo della regolarità della presenza degli stranieri che si trovano sul territorio è compito primario delle Forze di Polizia e in primo luogo della Polizia di Stato, attraverso l’operato degli Uffici Immigrazione.
Tale azione consegue la piena efficacia anche mediante una successiva ed effettiva attività di accompagnamento ai C.P.R. (Centri di permanenza per i rimpatri) e di rimpatrio di coloro che non hanno titolo d’ingresso o a permanere nel nostro Paese. Spesso si tratta di soggetti “ destabilizzanti ” per l’ordine e la sicurezza pubblica che commettono reati predatori o spacciano sostanze stupefacenti.
Nel corso della mattinata, nell’ambito dell’attività di controllo del territorio, una pattuglia della Polizia di Stato effettuava nel corso dei controlli, tesi a verificare la regolarità sul territorio di cittadini stranieri, individuavano un nigeriano di anni 30 non in regola con le norme sul soggiorno, con vari precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti, minacce e lesioni.
Accompagnato in Questura per ulteriori accertamenti l’uomo, ritenuto un soggetto socialmente pericoloso, attesa la sua clandestinità, s.f.d., con precedenti di polizia e l’acclarata attività di pusher, veniva espulso dal T.N..
Al termine delle formalità di rito, veniva accompagnato presso il Centro di Permanenza Temporanea di Gorizia per il rimpatrio, da dove verrà successivamente imbarcato su un volo charter per Lagos.
Dalla individuazione dello straniero irregolare e socialmente pericoloso al suo allontanamento dal T.N., gli operatori di Polizia devono necessariamente seguire un iter teso a perfezionare le pratiche finalizzate alla espulsione. In particolare accertare l’esatta identità, provenienza dello straniero e possesso di documenti identificativi, nel caso ne fosse sprovvisto acquisire il cd. “ lasciapassare “ dalla Autorità consolari; sottoporlo a visita medica per accertare la sua propensione a vivere in comunità e se affetto da malattie che ne impediscono il viaggio, nonchè al tampone per accertare l'eventuale positività al Covid-19 nel rispetto delle norme sanitarie e a tutela degli operatori di Polizia e degli ospiti dei centri o dei passeggeri del volo.
L’attività della Polizia di Stato ha consentito, ancora una volta, di allontanare definitivamente dal territorio italiano un soggetto che, altrimenti, avrebbe rappresentato un concreto pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica nella provincia ferrarese.