Questura di Ferrara

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QUESTURA DI FERRARA:UFFICIO IMMIGRAZIONE ATTIVITA’ DI ACCOGLIENZA ED ESPULSIVA DA GIUGNO AD AGOSTO

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POLIZIA DI STATO MISURE DI PREVENZIONE CINQUE AVVISI ORALI

QUESTURA DI FERRARA:UFFICIO IMMIGRAZIONE ATTIVITA’ DI ACCOGLIENZA ED ESPULSIVA DA GIUGNO AD AGOSTO

L’attività dell’ufficio Immigrazione, in esecuzione delle direttive emanate dalla Comunità Europea e in applicazione delle leggi vigenti, si esplica in due distinti settori: quello autorizzatorio e quello sanzionatorio.

 

Tra le attività svolte dal personale dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Ferrara, nel periodo 1°  giugno / 31 agosto ,  occupa uno spazio di assoluto rilievo quella finalizzata al rilascio e al rinnovo dei permessi di soggiorno in favore di cittadini stranieri ovvero dei familiari di cittadini comunitari.

Un lavoro prezioso quello dell’accoglienza, attraverso la dedizione e l’impegno degli operatori della Polizia di Stato, finalizzato a produrre e rilasciare documenti necessari per lo svolgimento di attività lavorative, la fruizione dei servizi, l’inserimento sociale, il tutto nel rispetto della legalità e delle regole imposte dalla normativa di settore.

Per avere un’idea della mole del lavoro svolto nel periodo in esame, è necessario ancora una volta far ricorso ai numeri: sono stati rilasciati ben  3.456 permessi di soggiorno ed altrettante pratiche sono in lavorazione.

Tra le tipologie più diffuse vi sono innanzitutto i permessi per lavoro, sia subordinato che autonomo, quelli per motivi di famiglia, che consentono comunque l’accesso al mondo del lavoro, si pensi ai familiari di cittadini italiani o stranieri che giungono in Italia per ricongiungimento familiare e quelli per motivi di studio, per coloro che frequentano facoltà ovvero master universitari presso l’Università di Ferrara.

Un’attenzione peculiare viene riservata alla richiesta di protezione internazionale che consiste in un insieme di diritti fondamentali riconosciuti dall’Italia ai rifugiati ed ai titolari di protezione sussidiaria.

I rifugiati sono le persone che hanno un timore fondato di essere perseguitate nel loro Paese di origine per motivi di razza, religione, nazionalità, opinione politica, appartenenza ad un determinato gruppo sociale e che non possono ricevere protezione dal loro Paese di origine, mentre i titolari di protezione sussidiaria sono le persone che, pur non essendo rifugiate, corrono effettivamente il rischio di subire nel Paese di origine un grave danno (condanna a morte, tortura, trattamento inumano o degradante, pericolo di morte a causa di un conflitto armato).

La protezione internazionale garantisce il diritto a non essere rimpatriato e a soggiornare in Italia, nell’attesa che la Commissione Territoriale Competente, organo deputato a decidere in ordine al riconoscimento dello status,  attraverso il rilascio, da parte della Questura competente,  di un permesso di soggiorno provvisorio per richiesta asilo in attesa della definizione del procedimento.

Allo stato sono 440 le richieste di protezione internazionale inviate alla competente Commissione regionale.

 

 

Particolare rilievo meritano  sia i provvedimenti  di espulsione   per  i soggetti irregolari sul T.N. e  per quelli ritenuti, sulla base di elementi di fatto socialmente pericolosi per la collettività che quelli di revoche e rigetti  dei permessi e domande di soggiorno, emessi dal Questore nel caso in cui gli stranieri non soddisfino i requisiti previsti dalla legge per ottenere il permesso di soggiorno, ovvero li perdano successivamente (si pensi al contratto di lavoro, al requisito reddituale, perdita della residenza o a seguito della commissione di reati cosiddetti ostativi).  

 

Nel trimestre in esame sono stati emessi 171 provvedimenti di cui:

  • nr. 45  provvedimenti di espulsione dal T.N..
  • nr. 01  rimpatri.
  • nr. 08 accompagnamenti ai C.P.R..
  • nr. 10 espulsioni volontarie.
  • nr. 07 intimazioni ad abbandonare il T.N. a soggetti comunitari.
  • nr. 100  provvedimenti di  archiviazione, revoca e rigetto dei permessi  e domande di soggiorno, per carenza documentale e per mancanza dei requisiti.

 

 

Infine, un cenno alla modalità di lavorazione delle pratiche, moderna ed efficace. Difatti, dall’acquisizione delle istanze presentate presso gli Uffici Postali abilitati mediante gli appositi kit, fino all’archiviazione e fascicolazione delle stesse, tutto viene svolto in maniera digitale, con un metodo di lavoro che nel lungo periodo consentirà di eliminare quasi completamente il materiale cartaceo e lavorare esclusivamente “online”.


01/09/2021

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