STALKING NEI CONFRONTI DI UNA EX. AMMONIMENTO DEL QUESTORE.
Misura di prevenzione dell’ Ammonimento per atti persecutori notificata ad un ferrarese, resosi protagonista di stalking nei confronti della ex fidanzata per non aver accettato la fine della relazione.
La donna riferiva di aver intrattenuto un rapporto sentimentale durato quasi due anni, ma già dai primi mesi iniziavano i litigi per futili motivi a volte con toni violenti e intimidatori, tanto da indurla ad interrompere la relazione dopo qualche mese. Lo stalker non rassegnato, cercava di riconquistare la vittima con promesse di migliorare il suo comportamento e alcuni aspetti della loro relazione, implorandola di dargli una seconda possibilità, ma dopo un breve periodo di apparente coinvolgimento sentimentale e di tranquillità, ricominciavano i disaccordi tanto che la ragazza decideva definitivamente di interrompere il rapporto.
L’uomo, non accettando la decisione, iniziava a tormentarla con l’invio quotidiano di una pluralità di messaggi, continue telefonate, appostamenti sotto casa e nei pressi dei luoghi frequentati.
Per la giovane donna, costretta a cambiare le proprie abitudini di vita e bloccare il numero di cellulare, cominciava un doloroso periodo di perdurante e grave stato di ansia, paura e timore per la propria incolumità.
Ricevuta la segnalazione della grave vicenda, la Divisione Polizia Anticrimine della Questura, Ufficio specializzato nella trattazione di casi di stalking e violenza di genere, iniziava gli accertamenti finalizzati a riscontrare oggettivamente le dichiarazioni ricevute.
Al termine dell’istruttoria, il Questore Capocasa ha emesso il provvedimento dell’ “Ammonimento” , intimando allo stalker di interrompere ogni tipo di contatto e condotta lesiva.
Il 40° dall’inizio dell’anno.
La violazione dell’Ammonimento comporta l’avvio di un procedimento penale d’ufficio e l’aggravamento della pena.
Con la misura dell’AMMONIMENTO, viene intimato all’uomo di desistere da comportamenti e atti che possano mettere in pericolo l’incolumità o la sicurezza fisica o psicologica dei familiari, informandolo sulla fondamentale importanza del protocollo ZEUS, (realizzato a Ferrara nel dicembre 2020 e adottato da altre 10 Questure ), che prevede un percorso trattamentale di recupero volontario degli uomini maltrattanti che può rivelarsi particolarmente prezioso per tutelare meglio le donne e interrompere una rischiosa escalation nonchè prevenire tante possibili forme di violenza di genere.
Si rammenta l’utilizzo dell’applicazione “ YOUPOL” facilmente scaricabile da internet sul proprio smartphone, realizzata dalla Polizia di Stato per segnalare episodi di spaccio, bullismo ed estesa anche ai reati di violenza che si consumano tra le mura domestiche
L’App Youpol è caratterizzata dalla possibilità di trasmettere in tempo reale messaggi ed immagini agli operatori della Polizia di Stato; le segnalazioni sono automaticamente georeferenziate, ma è possibile per l’utente modificare il luogo dove sono avvenuti i fatti e chiamare direttamente la sala operativa 113 della Questura.
Per chi non vuole registrarsi fornendo i propri dati, è prevista la possibilità di fare segnalazioni in forma anonima. Anche chi è stato testimone diretto o indiretto - per esempio i vicini di casa - può denunciare il fatto all’autorità di polizia, inviando un messaggio anche con foto e video.
Il Questore Capocasa :- “ 38 femminicidi dall’inizio dell’anno, una mattanza domestica che ci restituisce una società impotente di liberare le donne dal loro inferno privato. Oltre a un deciso cambiamento educativo, una cultura più forte dell’indifferenza, dell’ignoranza dettata dal pregiudizio e dell’intolleranza, è essenziale utilizzare meglio gli strumenti esistenti e potenziare ogni misura preventiva funzionale a impedire la commissione di reati: braccialetto elettronico per gli stalker, formazione e aggiornamento delle Forze di Polizia, dei magistrati e degli Avvocati, prevedere nel nuovo disegno di legge l’arresto in flagranza per chi viola le misure di protezione.
Un valore aggiunto, seguire la vittima che ha denunciato per rassicurarla e intercettare comportamenti indizianti che possono preludere a condotte violente. La Divisione Anticrimine della Questura, in questa ottica, attiverà nei prossimi giorni un servizio di vicinanza e di ascolto che prevede la comunicazione periodica con la parte offesa ”.