DROGA, IL CONSUMO IN ITALIA E A FERRARA SITUAZIONE 2020 ARRESTATO UNO SPACCIATORE
Calano i sequestri di hashish, marijuana ed eroina ma record per quelli di cocaina. Attenzione al fenomeno delle droghe sintetiche il cui consumo cresce tra i giovani, grazie anche alla rete che ne consente l’acquisto. In diminuzione invece le morti per overdose. Il quadro emerge dalla relazione annuale per il 2020 della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga.
La qualità di droghe sintetiche sequestrata nel nostro Paese appare, tutto sommato, ancora contenuta.
“Le restrizioni sanitarie, imposte dalla pandemia, hanno concorso a creare le condizioni per lo sviluppo di nuove modalità di cessione di modesti quantitativi di questo tipo di stupefacenti, la cui contrattazione avviene on line, avvalendosi delle potenzialità del dark web e del surface web, e la commercializzazione attraverso piattaforme social e consegne a domicilio. Sono state documentate attività di spaccio “porta a porta” svolte da pusher “travestiti “ da rider o tramite l’utilizzo del “car sharing “o ancora mimetizzati da runner o da dog sitter per lo spaccio all’interno di parchi o giardini.
Nuove sostanze psicoattive, “molecole per la maggior parte di origine sintetica ottenute attraverso una costante manipolazione delle strutture chimiche di base di psicotropi già sottoposti a controllo, prodotte con l’obiettivo di immettere sul mercato clandestino sostanze, sottratte ai controlli, perché non ricomprese nelle Tabelle internazionali”.
Nell’anno in esame le Forze di Polizia ne hanno intercettate 91, di cui 33 non ancora tabellate.
“L’impatto delle misure di contenimento del Covid-19 ha condizionato la coltivazione e la produzione delle droghe e ha reso più difficile procurarsi i precursori e la manodopera necessaria, nonché le movimentazioni e i trasporti delle sostanze, a causa delle restrizioni alla mobilità delle persone e delle merci, sia nelle zone di frontiera e nelle aree di confine, sia all’interno dei Paesi, incidendo, così, anche sulle modalità di distribuzione nei luoghi di consumo” si legge nella relazione, che sottolinea che “da ciò è derivato un calo della domanda di stupefacenti, almeno di quelli più ampiamente diffusi”.
Le associazioni criminali hanno dimostrato però capacità di adattamento e flessibilità di comportamento e la seconda parte dell’anno – riporta la Direzione Centrale – ha fatto registrare una forte ripresa delle importazioni di stupefacente nei luoghi di stoccaggio e, soprattutto, verso i Paesi di destinazione finale, inducendo le Forze di Polizia a innalzare ulteriormente il livello della risposta; ciò ha portato a una serie di sequestri di straordinaria consistenza, tali da compensare, in misura significativa, il gap iniziale.
Sensibile calo per i derivati della cannabis, hashish e marijuana, e per l’eroina, per quelli di cocaina, la quota è 13,4 tonnellate, quantitativo mai raggiunto in precedenza.
Nonostante i decrementi descritti, la cannabis resta lo stupefacente più sequestrato nel nostro Paese, rappresentando, da sola, circa la metà di tutta la droga individuata dalle Forze di Polizia, a dimostrazione di un livello costantemente elevato della domanda.
Il trend negativo nei sequestri di eroina che registrano una sensibile riduzione.
Si interrompe, dopo tre anni consecutivi di continua crescita, il trend delle morti per overdose.
NELLA PROVINCIA DI FERRARA, sebbene i mercati della droga al dettaglio per strada siano stati interrotti durante i primi mesi di lockdown e si siano registrate carenze localizzate di stupefacenti, i trafficanti e gli acquirenti si sono adattati sfruttando maggiormente servizi di messaggistica criptata, applicazioni per social media, fonti online e i servizi postali e di consegna a domicilio. Ciò solleva il problema dell’impatto a lungo termine che la pandemia comporterà su un ulteriore sviluppo digitale dei mercati della droga.
In termini generali a Ferrara è stato registrato un minore interesse dei consumatori per le droghe solitamente associate a eventi ricreativi e un maggiore trasporto per quelle legate al consumo domestico. Tuttavia, l’allentamento delle restrizioni della circolazione e di viaggio e il ritorno di alcuni incontri sociali durante la scorsa estate hanno fatto registrare immediatamente una ripresa dei livelli di consumo.
Situazione a Ferrara anno 2020
- La marijuana resta la sostanza stupefacente maggiormente consumata, seguita da hashish e cocaina .
- Sostanze sequestrate
- Marijuana kg. 15,560.
- Hashish Kg 3,800.
- Cocaina Kg. 0, 300.
- Eroina Kg. 0,020.
- Sintetiche 30 pastiglie.
- Piante di cannabis 250.
- Arresti: nr. 56.
- Denunce a p.l.: nr. 25.
- Segnalazioni alla Prefettura come assuntori: nr. 20 persone.
- Perquisizioni: nr. 33.
In questo contesto prosegue incessante l’attività di contrasto della Polizia di Stato all’illecita attività connessa alla detenzione ed allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Gli Agenti della Squadra Mobile, nel corso dei servizi in prossimità del centro cittadino hanno tratto in arresto ai sensi dell’art 73, comma 5°, DPR 309/90 un cittadino ferrarese di 35, responsabile di detenzione di sostanze stupefacenti.
L’attività infoinvestigativa svolta nei giorni precedenti, inerente all’attività di spaccio, consentiva di individuare un uomo che abitava in uno stabile di questa via Gobetti.
Le informazioni raccolte permettevano di effettuare una perquisizione domiciliare art. 103 DPR 309/90 all’interno dell’appartamento ove veniva rinvenuta sostanza stupefacente tipo cocaina per un peso pari a gr. 13,4, hashish per un peso di gr. 32,4 nonché 3 bilancini di precisione, materiale per il confezionamento delle dosi e 690,00 euro in contanti, probabile provento della vendita delle sostanze stupefacenti.
Venivano rinvenute inoltre 50 cartucce per fucile da caccia ed una scatola di piombini per il confezionamento di cartucce, motivo per cui veniva deferito all’A.G. per detenzione abusiva .
Il Questore Capocasa: “Nel pianeta droga esiste una sorta di nocciolo dal quale non si può prescindere, è un mercato in cui c’è un’offerta e una domanda ed il tema appunto della domanda non può non interrogare ognuno di noi. Bisogna recuperare una dimensione di comunità, all’interno della quale le istituzioni riacquistino una valenza di punto di riferimento.
Negli ultimi tempi abbiamo assistito ad una delegittimazione delle Istituzioni, ma mai come in questo tempo queste devono sentirsi caricate di siffatta responsabilità anche in termini di esempio. La droga molto spesso è una falsa risposta a domande a cui non c’è stato riscontro da parte di chi doveva darlo e il frutto di una crisi complessiva della famiglia, della scuola e delle aggregazioni che ognuno di noi ha conosciuto nella propria giovinezza”.