POLIZIA DI STATO ARRESTATO “ARSENIO LUPIN” DEI POVERI
Nella tarda serata di martedì scorso gli uomini della Squadra Mobile hanno rintracciato e tratto in arresto S. M., 50enne ferrarese autore di una lunga catena di furti.
L’attività investigativa era partita già nel mese di maggio 2020 nei confronti del malfattore, nullafacente e assuntore di sostanze stupefacenti, da tempo noto agli uffici di polizia, già reso responsabile di diversi furti con destrezza commessi ai danni di numerosi cittadini e del successivo utilizzo delle carte di pagamento sottratte in occasione dei furti.
Il suo “modus operandi” ampiamente consolidato e studiato dagli investigatori consisteva nell’appropriarsi di borse, portafogli e zaini, presenti all’interno di negozi, esercizi ricettivi, ditte, auto in sosta e cantieri edili, lasciati momentaneamente incustoditi dai legittimi proprietari.
L’obiettivo del malvivente, oltre al denaro, era costituito soprattutto dalle carte di pagamento che successivamente utilizzava mediante il pagamento contactless, funzione che permette l’acquisto senza digitare il codice di sicurezza fino alla somma di 25 euro.
In diverse occasioni con la medesima carta venivano effettuati più acquisti in diversi esercizi commerciali, per lo più tabaccherie, per l’acquisto di stecche sigarette, biglietti “gratta e vinci” o ricariche telefoniche.
Le carte venivano utilizzate fino a quando il legittimo proprietario non le bloccava oppure quando veniva raggiunto il limite massimo di spesa consentito.
In questo modo l’arrestato riusciva a monetizzare le transazioni tramite le vincite dei biglietti o la vendita dei tabacchi e le ricariche a persone compiacenti.
Le indagini, sviluppate attraverso la minuziosa analisi delle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza installati sia da enti pubblici che da proprietà private, nonché attraverso la preziosa e determinante collaborazione degli esercenti e dei testimoni, hanno permesso di acclarare in modo incontrovertibile le responsabilità di S. M. riconosciuto come autore seriale dei numerosi eventi predatori avvenuti in questo centro, interrompendo così la sua “escalation” criminale.
Le modalità professionali dimostrate nell’esecuzione dei delitti , la serialità di tali eventi, associati ai suoi precedenti penali ed alla sua continua necessità di far fronte al suo bisogno di sostanze stupefacenti, hanno portato il Pubblico Ministero dott. Andrea Maggioni a richiedere la misura cautelare carceraria volta a mettere fine alle sue condotte predatorie.
La Procura della Repubblica, ha così proceduto a riunire in un unico procedimento penale, sei furti in abitazione (624 bis c.p.) avvenuti in spazi considerati privati all’interno di esercizi commerciali, esercizi ricettivi, associazioni di volontariato, tre episodi di furti aggravati dall’esposizione degli oggetti alla pubblica fede (Artt. 624 e 625 co. 7 c.p.) e ben trenta utilizzi indebiti in diversi negozi delle carte di credito sottratte in occasione dei furti alle ignare vittime (art. 493 ter c.p.).