POLIZIA DI STATO SMS - TRUFFA DALLA FINTA BANCA
La Polizia Postale al termine di una complessa attività di indagine ha prima individuato e poi identificato il presunto autore di una truffa perpetrata mediante l’utilizzo di un SMS e internet che ha letteralmente depauperato il conto corrente di un uomo ferrarese di anni 41 per un danno complessivo di circa 3.000,00.
La vittima nel dicembre del 2020 si presentava negli uffici della Polizia Postale per denunciare che il giorno prima aveva ricevuto un sms da un numero apparentemente inviato da Poste Italiane nel quale la si invitava a connettersi ad un link per questioni di sicurezza bancaria, in particolare veniva invitata a cambiare le credenziali d’accesso della propria carta postepay evolution.
La parte offesa ingenuamente “cliccava” sul link presente all’interno del messaggio e dopo essersi collegata al sito, che riportava i loghi di un noto gruppo postale , gli veniva richiesto di digitare il codice indicato nel testo dello sms, ma il sistema lo rifiutava con la dicitura “ codice errato” .
Poco dopo riceveva una telefonata il cui interlocutore si presentava come addetto di Poste Italiane , riferendogli, con voce calma e sicura, di dover attuare una procedura urgente per bloccare il conto e lo invitava a seguire le sue indicazioni senza entrare nell’applicazione di Poste Italiane, e lo induceva a inserire le proprie credenziali per poi attendere da lì a breve una conferma tramite e-mail dei nuovi codici di accesso per salvaguardare i suoi risparmi da un possibile attacco di un hacker .
La vittima, non vedendo arrivare la conferma per posta elettronica, accedeva all’applicazione di Poste Italiane tramite le vecchie credenziali, accorgendosi che erano state eseguite due transazioni, la prima di € 790,00 e la seconda di € 2.050,00, a quel punto comprendeva di esser stato raggirato e truffato.
Gli operatori della Polizia Postale iniziavano un’attività di indagine che permetteva di identificare l’autore della truffa, un napoletano di anni 42 e deferirlo in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per il reato di truffa.