MALTRATTA LA MOGLIE AMMONIMENTO DEL QUESTORE
Una convivenza con il proprio coniuge durata 10 anni, caratterizzata da continue vessazioni, minacce, violenze da parte del coniuge, il quale era solito manifestare una gelosia morbosa mal tollerando la sua volontà di essere economicamente indipendente.
La vittima, durante le liti, veniva percossa con schiaffi, spintoni, anche in presenza dei figli minori, e sottoposta a sofferenze anche psicologiche.
La donna precisava che si era decisa a denunciare i maltrattamenti subiti in quanto il marito aveva iniziato a comportarsi male anche nei confronti dei ragazzi sgridandoli senza motivo e in una circostanza aveva afferrato la figlia per i pantaloni arrivando addirittura a strapparli in quanto non voleva che si recasse a scuola.
Il Questore, Cesare Capocasa, dopo l’ultimo evento lesivo, previa verifica dei fatti indicati, attraverso l’acquisizione dei necessari elementi informativi e delle dichiarazioni rese dalle persone informate sui fatti, ha disposto la misura dell’Ammonimento.
Con la misura dell’AMMONIMENTO, viene intimato all’uomo di desistere da comportamenti e atti che possano mettere in pericolo l’incolumità o la sicurezza fisica o psicologica dei familiari, informandolo sui contenuti del protocollo ZEUS, che prevede un percorso trattamentale per gli autori di tali condotte al fine di interrompere una rischiosa escalation e favorire un pieno recupero dell’autore del reato.
Si rammenta l’utilizzo dell’applicazione “ YOUPOL” facilmente scaricabile da internet sul proprio smartphone, realizzata dalla Polizia di Stato per segnalare episodi di spaccio e bullismo, viene estesa anche ai reati di violenza che si consumano tra le mura domestiche
L’App Youpol è caratterizzata dalla possibilità di trasmettere in tempo reale messaggi ed immagini agli operatori della Polizia di Stato; le segnalazioni sono automaticamente georeferenziate, ma è possibile per l’utente modificare il luogo dove sono avvenuti i fatti.
È inoltre possibile dall'app chiamare direttamente la sala operativa 113 della Questura.
Per chi non vuole registrarsi fornendo i propri dati, è prevista la possibilità di fare segnalazioni in forma anonima. Anche chi è stato testimone diretto o indiretto - per esempio i vicini di casa - può denunciare il fatto all’autorità di polizia, inviando un messaggio anche con foto e video.
Il Questore Capocasa “Invito che ripeto sempre come un mantra: vinci le tue paure, i tuoi dolori, la tua vergogna, non sei sola. Noi ci siamo sempre.”