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MALTRATTA LA CONVIVENTE AMMONIMENTO DEL QUESTORE
Una convivenza con il proprio compagno durata un paio di anni, ma da sempre costellata da continue discussioni familiari per futili motivi sino all’uso della violenza, sia di natura fisica che psicologica tali da cagionare alla donna precarie condizioni di vita e un perdurante stato di ansia.
L’ultimo atto di violenza, dell’uomo, manifestata da una grave perdita di controllo verosimilmente innescata da uno stato di ebbrezza alcolica, gelosia e rabbia – affermata con sopraffazione psico-fisica - a seguito dell’invito a lasciare l’abitazione. Non accettando la richiesta, iniziava dapprima ad ingiuriarla e poi a percuoterla, fatti avvenuti in presenza del figlio minore.
La donna precisava che non era il primo episodio di violenza che subiva dall’inizio della loro relazione, ma nelle altre circostanze non aveva mai chiamato o denunciato i maltrattamenti subiti.
Il Questore di Ferrara, Cesare Capocasa, dopo l’ultimo evento lesivo, previa verifica dei fatti indicati, attraverso l’acquisizione dei necessari elementi informativi e delle dichiarazioni rese dalle persone informate sui fatti, ha disposto la misura dell’Ammonimento.
Con la misura dell’AMMONIMENTO, viene intimato all’uomo di desistere da comportamenti e atti che possano mettere in pericolo l’incolumità o la sicurezza fisica o psicologica dei familiari, informandolo sui contenuti del protocollo ZEUS, che prevede un percorso trattamentale per gli autori di tali condotte al fine di interrompere una rischiosa escalation e favorire un pieno recupero dell’autore del reato.
Si rammenta l’utilizzo dell’applicazione “ YOUPOL” facilmente scaricabile da internet sul proprio smartphone, realizzata dalla Polizia di Stato per segnalare episodi di spaccio e bullismo, viene estesa anche ai reati di violenza che si consumano tra le mura domestiche
L’App Youpol è caratterizzata dalla possibilità di trasmettere in tempo reale messaggi ed immagini agli operatori della Polizia di Stato; le segnalazioni sono automaticamente georeferenziate, ma è possibile per l’utente modificare il luogo dove sono avvenuti i fatti.
È inoltre possibile dall'app chiamare direttamente la sala operativa 113 della Questura.
Per chi non vuole registrarsi fornendo i propri dati, è prevista la possibilità di fare segnalazioni in forma anonima. Anche chi è stato testimone diretto o indiretto - per esempio i vicini di casa - può denunciare il fatto all’autorità di polizia, inviando un messaggio anche con foto e video.
“Vincete la paura, rompete l’isolamento e la vergogna. Uscite dal silenzio.” L’appello che il Questore Capocasa, ripete ininterrottamente come un mantra.