CHIUSURA ATTIVITA’ COMMERCIALI DISPOSTE DAL PREFETTO
Nella mattinata odierna il Personale della Squadra Amministrativa della Questura ha provveduto a notificare tre ordinanze emesse dalla Prefettura relative all’applicazione di sanzioni accessorie della sospensione delle attività commerciali per ulteriori giorni 10 per violazioni riscontrate e sanzionate provvisoriamente nei mesi scorsi.
In particolare
- La Polizia di Stato e la Polizia Municipale effettuavano l’accesso in un laboratorio tessile che confezionava prodotti di abbigliamento per noti brand della moda . Dai primi accertamenti effettuati presso la Camera di Commercio, risultava regolarmente iscritto, come impresa individuale intestata a un cittadino cinese di anni 38,con la ragione sociale “ confezione di accessori e abbigliamento”. Al suo interno venivano sorpresi 18 cittadini cinesi, di cui nove irregolari sul territorio nazionale e uno gravato da ordine di esecuzione per la carcerazione, arrestato e tradotto presso la Casa Circondariale, mentre il legale rappresentante della società “Perfetto confezioni di Mao Yongjun” veniva indagato per sfruttamento della manodopera clandestina e favoreggiamento della presenza di cittadini irregolari in Italia. Il laboratorio, ubicato all’interno di un capannone, si presentava in pessime condizioni igienico sanitarie, con la presenza di numerosi banchi di lavoro dotati di circa 40 postazioni con macchine da cucito professionali circondati da cumuli di tessuti pronti per la lavorazione, capi di abbigliamento (completi abito, camice, giacche, pantaloni di diversa fattura e taglie diverse) e numerosi scatoloni già imballati per la spedizione. I predetti capi riportavano etichette di noti brand della moda e relativo cartellino prezzato 90/100 euro.
- Nel giugno 2020 e nel gennaio 2021, si riscontravano inosservanze alla normativa anticovid-19, in particolare, nel primo controllo si accertava la presenza di 8 persone all’interno del piccolo minimarket di questa Via Oroboni, 111 denominato “KEVINGOLD” gestito dalla cittadina nigeriana EGHEBI Regina e nel secondo la presenza di 11 persone ovviamente senza mantenere il rispetto delle distanze di sicurezza essendo lo stesso di appena 18 metri quadrati.
- L’ultimo provvedimento analogo ai primi due, causa cessazione dell’attività “ MORIA “ , allora gestita dal cittadino nigeriano FRANK Joseph Ojei, non è stato eseguito per la parte relativa alla chiusura di 10 giorni quale pena accessoria, ma si provvedeva comunque a notificare l’ordinanza di ingiunzione al pagamento di 400,00€ disposta dalla Prefettura.-