MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA PER ANNI AMMONIMENTO DEL QUESTORE
La misura dell’Ammonimento pone ancora una volta, un qualificato freno agli atti di violenza domestica commessi nei confronti della vittima.
L’atto è stato adottato dal Questore Capocasa, previa verifica dei fatti, e attraverso l’acquisizione dei necessari elementi informativi e delle dichiarazioni rese dalle persone informate sui fatti.
Il Fatto:-
Vittima la moglie costretta a subire sistematiche vessazioni psico-fisiche reiterate negli anni. L’ultimo episodio circa due mesi fa, quando la donna segnalava una lite con il compagno a causa di continue incomprensioni dovute alla gelosia dell’uomo e alla gestione del denaro, che degenerava in una vera e propria aggressione fisica con schiaffi e tirate di capelli, tanto che la vittima era costretta a rifugiarsi a casa di amici.
Le indagini hanno evidenziato diversi episodi di percosse, ingiurie e maltrattamenti anche psicologici avvenuti nel tempo da parte del convivente, anche davanti alla figlia minore e mai denunciati per paura di ritorsioni ancora più cruente su se stessa. La vittima riferiva anche di minacce ed intimidazioni per costringerla ad avere rapporti sessuali contro la sua volontà e che i motivi principali dei suoi atteggiamenti violenti e ingiuriosi era da ricondursi al suo sovente stato di alterazione dovuto all’uso e abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti. Dopo le sopraffazioni, soprusi e violenze fisiche, la vittima decideva di uscire dal silenzio e dalla paura denunciando il suo triste vissuto.
Il Questore, con la misura dell’AMMONIMENTO, ha intimato all’uomo di desistere da comportamenti e atti che possano mettere in pericolo l’incolumità o la sicurezza fisica o psicologica dei familiari, informandolo sui centri di recupero e sul protocollo ZEUS, che prevede un percorso trattamentale per gli autori di tali condotte al fine di interrompere una rischiosa escalation e favorire un pieno recupero dell’autore del reato.
L’APP YOUPOL, realizzata dalla Polizia di Stato per segnalare episodi di spaccio e bullismo, viene estesa anche ai reati di violenza che si consumano tra le mura domestiche .
L'estensione dell'applicazione a questo tipo di reati è un ulteriore passo in avanti per affrontare fenomeni che richiedono un deciso cambiamento culturale. L’APP è caratterizzata dalla possibilità di trasmettere in tempo reale messaggi ed immagini agli operatori della Polizia di Stato. Le segnalazioni sono automaticamente georeferenziate, ma è possibile per l’utente modificare il luogo dove sono avvenuti i fatti, così come chiamare direttamente la sala operativa 113 della Questura; per chi non vuole registrarsi fornendo i propri dati, è prevista la possibilità di fare segnalazioni in forma anonima. Anche chi è stato testimone diretto o indiretto - per esempio i vicini di casa - può denunciare il fatto all’autorità di polizia, inviando un messaggio anche con foto e video.
L’appello che il Questore Capocasa, ripete come un mantra: “ Rompete l’isolamento e la vergogna. Uscite dal silenzio. Denunciate.”