IL POLIZIOTTO DI PROSSIMITA’
La preziosa attività di prossimità svolta dal Poliziotto di Prossimità, tesa a conoscere la realtà quotidiana degli abitanti che vivono la città, in particolare nel centro storico, ad essere un punto di riferimento per i commercianti e un deterrente per quei cittadini poco onesti che si contraddistinguono per episodi di inciviltà e atti di disturbo, ha permesso di migliorare la qualità della convivenza civile.
In particolare, nelle giornata di ieri, il Poliziotto di Prossimità, durante il proprio servizio nel centro cittadino ha notato e fermato un ragazzo extracomunitario privo del dispositivo di protezione individuale. Alla richiesta di declinare le proprie generalità ed esibire un documento, questi mostrava un atteggiamento ostile, rifiutando ogni tipo di collaborazione, negando anche di esibire il documento d’identità.
Accompagnato in Questura, al termine degli accertamenti il giovane di anni 22 di nazionalità guineana, S.F.D., regolare sul T.N., con precedenti di Polizia per reati contro la persona, veniva denunciato per essersi rifiutato di dichiarare le proprie generalità ed esibire i documenti attestanti la propria identità, nonchè sanzionato per la violazione anticovid.
A seguito di diverse segnalazioni, il Poliziotto di Prossimità, ha controllato e allontanato 4 cittadini comunitari di nazionalità rumena, dopo averli debitamente identificati e diffidati all’esercizio della questua nelle vicinanze dei parcheggi di questo centro.
Un uomo di anni 48 residente in altro Comune con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, veniva sorpreso dal Poliziotto di Prossimità nei pressi di alcuni esercizi pubblici del centro cittadino in atteggiamenti sospetti e senza giustificazione sulla sua presenza in Città. Pertanto, a tutela della sicurezza e della tranquillità della città, e prevenire la reiterazione di ulteriori condotte delittuose il Questore ha disposto confronti dell’uomo il provvedimento di Foglio di Via Obbligatorio con ordine di rimpatrio nel comune di residenza e divieto di fare ritorno, per un periodo pari a tre anni, nel capoluogo.