POLIZIA DI STATO ARRESTO PER TENTATO FURTO IN ABITAZIONE E RICETTAZIONE
Nella nottata, poco dopo la mezzanotte , con una telefonata al 113 alcune ragazze segnalavano alla Sala Operativa della Questura la presenza di una persona che, in questa via Vignatagliata, stava forzando la finestra di un appartamento attiguo al loro.
Sul posto, le giovani riferivano agli agenti di aver notato dal loro balcone la presenza sospetta di un uomo che, dopo aver rotto la zanzariera, cercava di aprire la finestra per introdursi all’interno dell’appartamento .
I rumori e il vociare provocato dalle testimoni, attiravano l’attenzione del ladro che, vistosi scoperto, desisteva dal suo proposito e si allontanava frettolosamente dalla via a bordo di uno scooter.
Le descrizioni fornite permettevano agli agenti di realizzare che mentre si portavano sul luogo dell’intervento avevano incrociato uno ciclomotore a luci spente il cui conducente, privo di casco indossava un cappellino grigio.
Gli operatori, si dirigevano verso l’area di largo Castello, per provare ad intercettare il motociclo e poco dopo, in Piazzetta Tasso, bloccavano l’uomo, con indosso ancora un berretto grigio, perfettamente coincidente con quello precedentemente descritto e riconosciuto dagli agenti come la persona incrociata pochi minuti prima, che camminava a piedi .
Accompagnato in Questura è emerso che l’uomo, un cittadino tunisino di anni 31, con vari “alias” S.F.D., irregolare sul territorio nazionale e con una pluralità di precedenti di Polizia e condanne per reati contro il patrimonio, contro la persona e in materia d’immigrazione, da qualche mese era stato scarcerato dopo aver scontato 5 anni di reclusione per rapina.
Contestualmente gli agenti recuperavano lo scooter utilizzato, il cui contrassegno identificativo risultava rubato, ed altresì accertavano che l’arnese deformato trovato indosso all’uomo era perfettamente compatibile con i segni di scalfittura ed effrazione rilevate sul telaio della finestra.
Al termine delle formalità di rito il ladro veniva arrestato e tradotto presso la Casa Circondariale di Ferrara su disposizione del Pubblico Ministero in attesa dell’udienza di convalida e del rito per direttissimo.