MALTRATTA LA CONVIVENTE AMMONIMENTO DEL QUESTORE
Una convivenza con il proprio compagno da circa 10 anni, ma da qualche tempo il rapporto si era logorato a causa delle continue discussioni familiari e per futili motivi sino all’uso della violenza, sia di natura fisica sia di natura psicologica tali da cagionare alla donna penose condizioni di vita e un perdurante stato di ansia e di timore per la propria incolumità.
L’ultima condotta nella scorsa primavera, in conseguenza di una grave perdita di controllo verosimilmente innescata da uno stato di ebbrezza alcolica, gelosia e rabbia – affermata con sopraffazione psico-fisica - a seguito della richiesta della compagna di dare seguito alla loro separazione. Il marito , la afferrava per il collo e stringendo con forza, cagionava alla moglie lesioni personali consistite in ecchimosi sul collo compatibili con tentativo di strangolamento, fatto avvenuto in presenza di figli minori.
Dopo le sopraffazioni, soprusi e violenze fisiche la vittima decide di uscire dal silenzio e dalla paura denunciando il suo triste vissuto alle Autorità.
Il Questore di Ferrara, Cesare Capocasa, dopo l’ultimo evento lesivo, su segnalazione da parte dell’Arma dei Carabinieri di Berra (FE), previa verifica dei fatti indicati, attraverso l’acquisizione dei necessari elementi informativi e delle dichiarazioni rese dalle persone informate sui fatti, ha disposto e notificato la misura dell’Ammonimento.
Immediatamente, stante la gravità della vicenda, si è avviata una indagine attraverso la procedura del “codice rosso” conclusasi con l’emissione da parte del GIP della misura cautelare personale “ dell’allontanamento dalla casa familiare “ del maltrattante, con prescrizione di non avvicinarsi ai luoghi di abituale abitazione privata, al domicilio della famiglia d’origine, al luogo di lavoro, all’autovettura e a tutti i luoghi in cui si svolgono le ordinarie attività di vita della vittima.
L’AMMONIMENTO da parte del Questore nei confronti dei responsabili di violenza domestica e di atti persecutori, è un prezioso strumento delle misure di prevenzione personale per garantire l’imprescindibile tutela delle donne che devono essere accompagnate da risorse qualificate nei loro percorsi di fuoriuscita dalle situazioni di criticità, garantendo la massima tempestività nell’adozione di provvedimenti di competenza e di quelle la cui titolarità è propria dell’Autorità Giudiziaria.
Il Questore Capocasa :- “ Siamo di fronte a un problema socio culturale, retaggio della mancata educazione al rispetto della figura femminile oltre che da una quasi totale assenza, a vari livelli, di una corretta educazione sentimentale.
Fino a quando le donne vengono considerate come una proprietà il fenomeno continuerà a rappresentare una emergenza sociale.
È necessario un piano organico, un’attività di rete tra tutti gli attori che coinvolga soprattutto bambini/e, ragazzi/e che, pur tra tante difficoltà, sono tornati sui banchi di scuola.
Crediamo fortemente nella formazione e nell’educazione dei giovani attraverso l’istituzione scolastica, che possa fornire loro gli strumenti adatti per crescere e diventare adulti migliori, un deciso cambiamento culturale a cui la Polizia di Stato deve assicurare il proprio fattivo e significativo contributo “.