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IL QUESTORE EMETTE DUE PROVVEDIMENTI DI SOSPENSIONE ART. 100 TULPS

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IL QUESTORE EMETTE DUE PROVVEDIMENTI DI SOSPENSIONE ART. 100 TULPS

Cinque (5) giorni di chiusura: è la sanzione irrogata dalla Questura di Ferrara a due locali dei lidi ferraresi.

Nell’ambito dei servizi di prevenzione e di ordine pubblico disposti dal Questore, Cesare Capocasa, su indicazione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduto dal Sig. Prefetto, per l’intera zona dei lidi di Comacchio, la Polizia di Stato e i Carabinieri hanno contestato ai gestori di due strutture la violazione di cui all’art. 100 del T.U.L.P.S..

Nel corso dei controlli attuati nei confronti dei locali maggiormente frequentati dalla movida è stata infatti verificata all’interno di due esercizi pubblici  la somministrazione di alcolici a minori.

Altri esercizi di vicinato sono stati controllati: bar, pub e ristoranti dei lidi presso i quali è stato riscontrato il pieno rispetto delle prescrizioni normative.

 A Ferrara , ed in particolare nella zona dei lidi interessata dalla movida, rimane alta l’attenzione delle Forze dell’Ordine nei confronti dei comportamenti irresponsabili ed inosservanti delle norme poste a tutela della salute pubblica e al contenimento del contagio da Covid-19.

 

I provvedimenti sono conseguenza delle proposte avanzate al Questore, dal personale della Divisione Polizia Amministrativa e Sicurezza e  dall’Arma dei Carabinieri, che in due distinti controlli hanno accertato la somministrazione di bevande alcoliche a minori.

In una circostanza la Polizia di Stato,  a seguito di numerose segnalazioni provenienti da più fonti, osservava che all’interno di un locale  venivano somministrate bevande alcoliche a diversi giovani.   Stante  la verosimile minore età degli avventori, venivano controllate tre ragazze che uscite dall’area esterna del pubblico esercizio,   sorseggiavano i drink appena serviti, senza che il cassiere e successivamente il barista avessero chiesto loro il documento di identità per verificarne la maggiore età.  Dai successivi accertamenti emergeva che le predette, con età compresa tra i 14 e 16 anni, stavano consumando un drink a base di gin, rum, tequila e wodka; nel frattempo, veniva identificato un altro giovane, di anni 17, intento a bere la stessa bevanda alcolica, senza che venisse preventivamente accertata la sua età.

Il personale dell’Arma dei Carabinieri presso un altro esercizio pubblico controllava un gruppo di giovani  seduti al tavolo  che  consumavano bevande alcoliche, risultati minori di anni 18,  senza che  né il titolare dell’attività né la cameriera avessero accertato  l’età degli avventori prima di servire le bevande alcoliche.      In quest’ultima circostanza il gerente del locale veniva deferito all’A.G. per la somministrazione di bevande alcoliche a minori.

 

Il Questore Capocasa:  “ sono sempre più numerosi i giovanissimi che fanno  uso di sostanze stupefacenti e alcoliche e si comincia sempre prima.           Il tossicodipendente e alcoldipendente sono schiavi dei loro vizi e non riescono ad avere una vita normale, in famiglia e con gli amici.   È necessario, oltre ad una sistematica attività di controllo sul “ campo “,  continuare a promuovere campagne di sensibilizzazione  per informare i giovani sulle conseguenze dell’abuso di alcol e stupefacenti e di responsabilizzazione degli esercenti ”.

SBALLO ?   NO, IO AMO LA VITA! “

 


29/07/2020

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