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ESTATE IN SICUREZZA: LE OTTO REGOLE D’ORO DELLA POLIZIA POSTALE PER AFFITTARE UNA CASA VACANZA ESTATE IN SICUREZZA: LE OTTO REGOLE D’ORO DELLA POLIZIA POSTALE PER AFFITTARE UNA CASA VACANZA

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ESTATE IN SICUREZZA: LE OTTO REGOLE D’ORO DELLA POLIZIA POSTALE PER AFFITTARE UNA CASA VACANZA

Cortina, Porto Cervo, Gallipoli, sono solo alcune delle più ambite mete turistiche dove tutti, italiani e non, vorrebbero trascorrere un periodo di vacanza.

 

Anche in questo 2020 il fenomeno delle truffe  rischia di rovinare le vacanze di molti cittadini.

Dopo il difficile periodo di lockdown la voglia di vacanza si fa sentire, allo stesso tempo è forte l’esigenza di pianificare un’estate sicura, in primis dal punto di vista della salute.    Ecco allora che la casa vacanza, indipendente e facilmente raggiungibile con mezzi propri, diventa quindi un’alternativa valida per molti.

 

Chi si presenta negli Uffici della Polizia di Stato denuncia quasi sempre di essere rimasto vittima di una ben precisa tecnica truffaldina. Sostanzialmente il malcapitato, dopo aver letto annunci proposti da siti (solo apparentemente) riconducibili a reali mediatori immobiliari relativi all’affitto di case vacanza, versa un acconto/caparra all’offerente per riservare dei soggiorni in strutture che poi si rivelano essere inesistenti o molto dissimili (in peggio) rispetto alla proposta.

 

Questa tendenza riaccende l'attenzione sull'importanza di agire in sicurezza sul web, fin dal momento della ricerca e prenotazione, per garantirsi un'estate serena e sicura da tutti i punti di vista. Tematica cara a Polizia Postale e delle Comunicazioni, UNC -Unione Nazionale Consumatori- e Subito, che rinnovano anche quest'anno la collaborazione e l'impegno verso i consumatori, offrendo un supporto concreto per scegliere la propria casa vacanza in sicurezza con poche e semplici regole da applicare in fase di ricerca e prenotazione dell'alloggio prescelto.

 

La Polizia Postale e delle Comunicazioni ogni giorno assiste i cittadini sulla sicurezza in rete, aiutandoli ad individuare e limitare possibili rischi. L'utilizzo del web per la ricerca delle proprie vacanze è ormai una realtà  consolidata e una grande opportunità, per questo Polizia Postale vuole essere accanto ai cittadini con un'azione congiunta con chi tutela gli interessi dei consumatori e con il marketplace leader in Italia, proprio in questo momento di picco delle prenotazioni in vista della stagione estiva.
 

Ed ecco la guida di 8 regole per programmare e vivere una vacanza in sicurezza:

1. IMMAGINI REALISTICHE, COMPLETE E NON TROPPO PATINATE

Per verificare la coerenza e veridicità tra immagini e case, controllare che non si tratti di foto da repertorio ma di scatti di una casa reale. Gli annunci fraudolenti, nella maggior parte dei casi, riportano foto di abitazioni realmente esistenti e pubblicizzate su altri siti. Per verificare questa circostanza, funzioni quali “ricerca inversa immagini” di Google permette di trovare immagini identiche presenti in rete e quindi, spesso, a risalire al reale annuncio;

2. DESCRIZIONE COMPLETA E DETTAGLIATA DELL’IMMOBILE

Per capire se l’immobile e la zona (distanza dal mare, posizione centrale…) corrispondono alla descrizione fatta nell’annuncio, cercare la strada indicata sulle mappe disponibili nel web e, una volta trovato il luogo esatto, visualizzarlo tramite satellite;

 

3. CONTATTARE L’INSERZIONISTA VIA CHAT

Per valutare l’affidabilità dell’inserzionista, controllare da quanto è attivo sulla piattaforma, quanti annunci ha pubblicato e quanti ne ha attualmente on line. Diffidare da chi pubblica da poco tempo o ha solo un annuncio attivo. Per conferme ulteriori, prendere contatto tramite la chat della piattaforma.

4. PREZZO DELL’IMMOBILE ADEGUATO

Per capire se un prezzo è adeguato, è opportuno fare una ricerca sulla zona tramite la piattaforma in cui è presente l’annuncio, o semplicemente utilizzando un motore di ricerca per verificare se in linea con la località e la struttura della casa;

5. INCONTRO CON L’INSERZIONISTA

Per verificare che tutto sia regolare, fissare un appuntamento con l’inserzionista per una visita della casa. Diffidare sempre di annunci in cui l’offerente dichiara di trovarsi all’estero e richiede una caparra solo per vedere la casa;

6. RICHIESTA E VALORE CAPARRA

La richiesta di una caparra è legittima, purché non superiore al 20% del totale;
7. DOCUMENTI DI IDENTITÀ

Non inviare documenti personali: carta d'identità, patente o passaporto non devono mai essere condivisi in quanto potrebbero essere utilizzati per fini poco leciti;

8. PAGAMENTI

Effettuare pagamenti solo su IBAN o tramite metodi di pagamento tracciato, l'IBAN bancario deve essere riconducibile a un conto corrente italiano che è possibile verificare tramite strumenti come “IBAN calculator”.         Evitare strumenti di pagamento che non consentano una identificazione certa del destinatario, (Western Union, Money Gram, vaglia veloce ecc.) che non sono strumenti nati per l’e-commerce e che pertanto non garantiscono sufficiente sicurezza; anche le carte di credito ricaricabili non offrono sufficienti garanzie in tal senso.

 

In Emilia Romagna i casi registrati dalla Polizia Postale vedono un decremento del fenomeno: 43 casi nel 2017, 74 del 2018, contro i 53 del 2019 (con un calo del 30% circa). 14, invece, gli episodi registrati in questi primi sei mesi del 2020, tutti recentissimi. Le cifre sborsate dalle vittime, che oltre al danno economico vedono compromessa la loro vacanza, sono ricomprese fra i 1000,00 ed i 2000,00 euro, ma non mancano casi eclatanti con cifre ben più alte.

 

Questa modalità criminale non riguarda esclusivamente alloggi destinati alle vacanze, ma anche abitazioni residenziali e commerciali. Gli importi di queste truffe sono considerevoli ed ammontano a diverse migliaia di euro, con picchi anche di oltre € 40.000,00.

 

Le truffe  vanno sempre denunciate”  Le vittime devono far prevalere il loro diritto ad un intervento di giustizia, superando il senso di vergogna comune a chi è stato raggirato. Come in tutti i reati informatici, la tempestività dell’informazione alla Polizia Giudiziaria è fondamentale ai fini investigativi e per poter confidare di recuperare in tutto o anche solo in parte il denaro sottratto.

 

Per questo motivo, è bene mantenere traccia (tramite screenshot) dell’annuncio a cui si è risposto, nonché memorizzare tutte le comunicazioni elettroniche ricevute dall’inserzionista, così come la documentazione da questi inviata quale garanzia della disponibilità dell’immobile (artifici e raggiri). Qualora vi sia stato scambio di e-mail, è opportuno che la vittima le mantenga nella memoria della propria casella di posta elettronica in quanto esse possono fornire agli investigatori elementi tecnici utili per l’individuazione dell’autore del reato (header file).

Non vi è un profilo standard del cyber truffatore immobiliare; ciò che emerge dalle indagini in ambito emiliano-romagnolo è che l’autore è tendenzialmente di sesso maschile e con precedenti di polizia specifici. Per questo motivo, in sede di formalizzazione della querela, ogni informazione - anche se apparentemente inutile - può giovare alle successive indagini (se vi sono stati contatti telefonici è importante indicare se la voce dell’interlocutore fosse maschile o femminile, se nella conversazione siano stati percepiti timbri, accenti, cadenze o comunque caratteri vocali particolari). E’ quindi, importante la tempestività della segnalazione, anche per poter intervenire quanto prima con provvedimenti inibitori sulla falsa inserzione ed evitare che altri cadano nella stessa trappola. La Polizia delle Comunicazioni, infatti, non interviene solo sulle indagini relative al caso denunciato, ma agisce anche in un’ottica di prevenzione secondaria, rivolta a tutte le altre potenziali vittime.


29/06/2020

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