SPACCIO ALL’INTERNO DI UN CIRCOLO IL QUESTORE DISPONE LA CHIUSURA PER 30 GIORNI
Il Questore di Ferrara ha disposto, ai sensi dell’art. 100 T.U.L.P.S., la chiusura e sospensione della licenza per la somministrazione di alimenti e bevande e delle altre autorizzazioni connesse al Circolo Privato denominato “Fondoreno” con sede in Ferrara via Civetta, 65, per motivi di ordine pubblico e sicurezza dei cittadini, anche con la finalità di impedire, attraverso la temporanea chiusura del locale, il protrarsi di una situazione di pericolosità sociale.
Il provvedimento è stato notificato nella giornata odierna da personale della Divisione Polizia Amministrativa e Sicurezza, ed adottato a seguito di un servizio effettuato dalla locale Squadra Mobile volto al contrasto del fenomeno dello spaccio.
Nella circostanza era stata rinvenuta e sequestrare all’interno del circolo oltre mezzo etto di marijuana, in parte conservata sottovuoto e in parte ancora da confezionare, nonché materiale per confezionare la droga, un bilancino e 4.000,00 euro suddivisi in due buste con accanto un foglio con appuntati i conti dare e avere.
I poliziotti della Squadra Mobile avevano quindi proceduto all’arresto in flagranza del presidente pro-tempore del circolo, un cittadino ferrarese 39enne , per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
Altro elemento di rilievo l’accertata presenza tra la maggior parte dei soci, di soggetti gravati da pregiudizi di polizia, anche specifici in materia di stupefacenti.
Pertanto, il Questore di Ferrara Capocasa, valutata la grave situazione, tale da mettere in serio pericolo l'ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini, ha decretato la sospensione dell’attività de qua per la durata di 30 (trenta) giorni a decorrere dal 23.06.2020.
L'articolo 100 del TULPS stabilisce che il Questore può sospendere la licenza di un esercizio nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini, o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l'ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini.
Qualora si ripetano i fatti che hanno determinato la sospensione, la licenza può essere revocata.
Si tratta di un potere discrezionale oggettivo che valuta non solo la pericolosità effettivamente riscontrata, bensì anche elementi solo potenzialmente idonei a far concludere la pericolosità per la collettività, per l'ordine pubblico ed il buon costume assumendo, quindi, una funzione preventiva finalizzata ad evitare situazioni di pericolo. Pertanto, non è necessario che i disordini si siano effettivamente verificati, basta una situazione di pericolo potenziale ed oggettivo per legittimare l'adozione di simili provvedimenti, sempre suffragati da specifica attività di polizia giudiziaria