TRUFFA DEL BANCOMAT LA POLIZIA POSTALE INDIVIDUA IL RESPONSABILE
Gli agenti della Polizia Postale di Ferrara hanno individuato e denunciato in stato di libertà un uomo di 52enne per aver attuato la truffa del bancomat.
Nello specifico, gli agenti ricevevano una denuncia da parte di una cittadina 50enne e del di lei figlio 22enne, i quali avevano inserito un annuncio di vendita, nel portale e-commerce “www.subito.it”, di macchinari da gelateria al prezzo di euro 500,00.
Le vittime ricevevano una telefonata da parte di un finto acquirente che si dichiarava interessato all’acquisto della merce e, dopo aver trovato l’accordo, suggeriva ai venditori di recarsi presso uno sportello ATM Bancomat al fine di ottenere la somma pattuita.
Seguendo le indicazioni fornite, inserivano il bancomat e ingenuamente, dopo aver selezionato “ricarica Postepay”, digitavano le cifre indicate dal malfattore come numero dell'ordine di acquisto, per poi confermare il pagamento per un importo di 500,00 euro.
A quel punto l’acquirente, con artifizi e con una notevole capacità di affabulazione convinceva le vittime che la transazione non era andata a buon fine e, con straordinaria capacità di persuasione, li convinceva a ripetere per ben cinque volte l’operazione e far utilizzare carte elettroniche diverse.
Le parti offese, scoprivano solo dopo qualche ora di non aver ottenuto alcun accredito di denaro, ma al contrario di essere state vittime di una truffa da parte del finto acquirente, che riusciva a farsi accreditare la somma di 3.000,00 euro; ricevuto il lauto accredito sul propria carta prepagata, si rendeva irreperibile, disattivando il numero del cellulare fornito nella fase di contrattazione.
Al termine delle indagini, gli agenti della Polizia Postale sono riusciti ad accertare l’identità dell’autore della truffa, già noto alle forze dell’ordine proprio perché dedito alla commissione di tali specifici reati e denunciarlo alla competente A.G..
La Polizia Postale ricorda che il fenomeno delle truffe del bancomat, come le truffe on_line del tipo phishing e smishing, sono sempre di stretta attualità e, purtroppo, sempre più credibili, pertanto consiglia di tenere sempre aggiornato il sistema operativo del proprio pc e di installare un buon antivirus o antimalware.
È bene evidenziare che le banche non inviano mai email, sms o chiamano al telefono per chiedere di fornire le credenziali di accesso all’home banking o all’app, i dati delle carte di credito o la variazione dei dati personali.
Il Questore:- “ Se ricevi comunicazioni email, sms o telefonate che ti chiedono di fornire dati bancari chiama immediatamente la Tua Banca, rivolgiti alla Polizia Postale e non aprire gli allegati o i link contenuti nelle e-mail o sms “ .