Questura di Ferrara

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STALKING NEI CONFRONTI DELLA EX COMPAGNA L’AMMONIMENTO DEL QUESTORE

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STALKING NEI CONFRONTI DELLA EX COMPAGNA L’AMMONIMENTO DEL QUESTORE

Il provvedimento dell’Ammonimento, come misura di prevenzione, pone ancora una volta un qualificato freno agli atti persecutori.

Una donna riferiva che dopo una felice ma breve convivenza con un ultracinquantenne per circa nove anni, iniziavano frequenti litigi che peggioravano aspramente con la nascita della loro figlia, sino a degenerare irrimediabilmente dopo qualche anno, inducendo la stessa a separarsi.

Il compagno  riusciva dopo pochi mesi  a convincerla che sarebbe cambiato, ma la nuova convivenza durava un paio di anni, fino a quando la donna, stanca delle continue vessazioni e alterchi, interrompeva definitivamente il rapporto allontanando il patner dalla casa familiare.

Questi, non rassegnato, iniziava a pedinarla, spiarla ed appartarsi nei luoghi da lei frequentati, tentando anche una intrusione all’interno dell’abitazione.

Cominciava per la vittima un doloroso periodo di perdurante e grave stato di ansia, paura e timore per la propria incolumità.

 

Ricevuta la segnalazione della triste e grave vicenda, la Divisione Polizia Anticrimine della Questura iniziava gli accertamenti finalizzati a riscontrare oggettivamente le dichiarazioni della parte offesa. 

Al termine dell’attività istruttoria , il Questore emetteva il provvedimento dell’ “ Ammonimento” , intimando allo stalker di interrompere ogni tipo di contatto e condotta lesiva.

 

Nelle ipotesi di stalking, la violazione dell’Ammonimento comporta l’avvio di un procedimento penale d’ufficio  e la pena è aumentata.

 

L’invito del Questore Capocasa è quello a fare emergere il sommerso, a denunciare, anche con una telefonata al 113, ricordando anche altri strumenti elaborati dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, primo tra tutti l’applicazione “YOUPOL” facilmente scaricabile da internet sul proprio smartphone, la quale permette di segnalare con messaggi mirati o chiamate di emergenza qualsiasi forma di violenza domestica anche senza recarsi in un Ufficio di Polizia.

 

L’App Youpol, realizzata dalla Polizia di Stato per segnalare episodi di spaccio e bullismo, viene estesa anche ai reati di violenza che si consumano tra le mura domestiche

L'estensione dell'applicazione a questo tipo di reati è un ulteriore passo in avanti per contenere alcuni fenomeni che, in questo periodo di emergenza per il Coronavirus nel quale siamo costretti alla forzata permanenza in casa, potrebbero avere un incremento.

L’app è caratterizzata dalla possibilità di trasmettere in tempo reale messaggi ed immagini agli operatori della Polizia di Stato; le segnalazioni sono automaticamente georeferenziate, ma è possibile per l’utente modificare il luogo dove sono avvenuti i fatti. 

È inoltre possibile dall'app chiamare direttamente la sala operativa 113 della Questura.

Per chi non vuole registrarsi fornendo i propri dati, è prevista la possibilità di fare segnalazioni in forma anonima.

Anche chi è stato testimone diretto o indiretto - per esempio i vicini di casa -  può denunciare il fatto all’autorità di polizia, inviando un messaggio anche con foto e video.

L’applicativo, nato dalla ferma convinzione che ogni cittadino è parte responsabile e attiva nella vita democratica del Paese, si può scaricare gratuitamente ed è disponibile per dispositivi Ios Android.

 


12/05/2020

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