DELITTI IN EPOCA COVID-19 CONFRONTO
L'emergenza epidemiologica da COVID-19, recentemente manifestatasi nel nostro Paese, oltre ad avere determinato l'adozione di misure urgenti da parte del Governo, ha modificato significativamente il panorama riguardante l'andamento della delittuosità nel nostro Paese.
I noti provvedimenti governativi, che hanno portato ad una graduale limitazione della libertà di circolazione delle persone fisiche, hanno ovviamente influito sull'andamento della delittuosità che evidenzia, nel periodo di analisi compreso tra l’1 e il 31 marzo 2020, una netta diminuzione del trend sul territorio nazionale (-66,6%), rispetto all’analogo periodo dell’anno.
L’approfondimento del fenomeno fornisce indicazioni sulle principali linee di tendenza che emergono a livello nazionale e regionale circa la delittuosità in generale e, più in particolare, su alcune tipologie di reato suscettibili di destare maggiore allarme sociale, quali i maltrattamenti in famiglia, le rapine alle farmacie e gli omicidi.
In particolare, l'analisi dei dati mostra una diminuzione più rilevante per alcuni reati quali lo sfruttamento della prostituzione (-72,9%), le violenze sessuali (-72,5%), i furti (-72,2%), di cui con destrezza (-81,2%) e in abitazione (-76,4%), le rapine in uffici postali (-77,3%) ed una meno incisiva per altri reati quali le rapine in genere (-59,9%), i delitti informatici (-49,9%) e quelli inerenti agli stupefacenti (-46,1%).
Si evidenzia, inoltre, che nel periodo in esame, confrontato con l'analogo periodo dell'anno precedente, si registra una diminuzione inferiore rispetto ad altri reati quali : maltrattamenti contro familiari o conviventi (-37,4%), le rapine alle farmacie (-28,2%), mentre i furti alle farmacie, sono pressoché stabili.
Tra le Regioni che fanno registrare il maggiore decremento della delittuosità in generale, si annoverano Lombardia e Veneto ove sono state dapprima adottate le misure limitative della libertà di circolazione.
I dati relativi ad alcune fattispecie delittuose che destano particolare allarme sociale sono tutti in decremento anche nella nostra Regione.
I furti, ad esempio, in Emilia Romagna sono passati a 2.156 rispetto agli 8.964 dell’anno precedente, con un decremento del 75,9%; i danneggiamenti sono passati da 2.115 a 603, con un decremento del -71,5%; i reati inerenti agli stupefacenti sono 147, a fronte dei 275 dello stesso periodo dell’anno passato, con un decremento del 46,5%.
In controtendenza, invece, il reato di usura che ha fatto registrare un leggero incremento in quanto si annoverano 11 episodi nel 2019 e 12 nel 2020 (+9,1%), a livello nazionale. Nessun episodio in provincia di Ferrara.
Le Regioni che hanno riportato, nel periodo in esame , una maggiore diminuzione percentuale dei reati commessi sono il Trentino Alto Adige (-73,8%), la Lombardia (-72,8%), il Veneto (-70.8%), l'Emilia Romagna (-70%).
L'analisi dei dati relativi ai maltrattamenti contro familiari o conviventi commessi in Italia, mostra un decremento complessivo (-37,4%) .
In particolare, sono stati 7 gli omicidi con vittime di sesso femminile (erano 12 nel 2019) e 7 quelli in ambito familiare affettivo (13 nel 2019).
Si sottolinea che dei citati omicidi maturati in ambito familiare affettivo, ben 6 hanno riguardato vittime di sesso femminile.
L’andamento nazionale trova pieno riscontro nella provincia di Ferrara, dove si rileva complessivamente una diminuzione del 52,5% .
Si segnala una rilevante diminuzione per alcuni reati quali lo sfruttamento della prostituzione (-50%), i furti (-67%), di cui con destrezza (-75%) e in abitazione (-55%), le rapine in genere (-50%) i reati inerenti agli stupefacenti (-70%), truffe on line (-25%) , lesioni personali (-17%) (danneggiamenti -59,5) .
Rapine in Farmacia 8 in Emilia Romagna , nessuna in provincia di Ferrara.
Si evidenzia, inoltre, che per quanto concerne i delitti riconducibili alla violenza di genere e stalking vi è una diminuzione nella provincia di Ferrara del 15,9%, nel dettaglio, i maltrattamenti in famiglia restano identici, le violenze sessuali da 4 passano a 1 mentre gli atti persecutori da 21 a 15.
La Polizia di Stato ha realizzato l’App YOUPOL, per segnalare ogni evento delittuoso, in particolare episodi di spaccio e bullismo, da ultimo anche i reati di violenza che si consumano tra le mura domestiche.
L’estensione dell’applicazione a questo tipo di reati è un ulteriore passo avanti per contenere alcuni fenomeni che, in questo periodo di emergenza per il Coronavirus nel quale siamo costretti alla forzata permanenza in casa, potrebbero avere un incremento.
L’app è caratterizzata dalla possibilità di trasmettere in tempo reale messaggi ed immagini agli operatori della Polizia di Stato; le segnalazioni sono automaticamente georeferenziate, ma è possibile per l’utente modificare il luogo dove sono avvenuti i fatti.
È inoltre possibile dall'app chiamare direttamente la sala operativa 113 della Questura.
Per chi non vuole registrarsi fornendo i propri dati, è prevista la possibilità di fare segnalazioni in forma anonima.
Anche chi è stato testimone diretto o indiretto - per esempio i vicini di casa - può denunciare il fatto all’Autorità di Polizia, inviando un messaggio anche con foto e video.