Questura di Ferrara

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VIOLENZA DI GENERE: AMMONIMENTO DEL QUESTORE

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VIOLENZA DI GENERE: AMMONIMENTO DEL QUESTORE

L'adozione di  misure straordinarie, volte al contenimento dell'epidemia COVID 19, ha comportato  una rilevante limitazione della circolazione dei cittadini sul territorio nazionale.

I divieti imposti, potrebbero avere come effetto indesiderato quello di accentuare situazioni conflittuali preesistenti, determinando un sommerso di violenze e maltrattamenti, anche in relazione alla difficoltà di potersi rivolgere agevolmente alle Forze di Polizia e ai Centri Antiviolenza al fine di denunciare le situazioni di disagio o di violenza o, più semplicemente, di chiedere informazioni.

Il Questore di Ferrara Cesare Capocasa riprende alcuni dati di livello nazionale riguardanti i cosiddetti “reati spia” afferenti la violenza di genere nonché quelli riferiti ai delitti potenzialmente riconducibili a liti familiari, con specifico riguardo ai reati consumati in ambito domestico, nel periodo 1 marzo - 31 marzo 2020, confrontandoli con quelli dell'analogo periodo del 2019.

Si tratta di dati che consentono di cogliere l'andamento del fenomeno in relazione all'evolversi della situazione ed in particolare al perdurare della convivenza nelle abitazioni.

L'analisi dei "reati spia" ha fatto rilevare  nel mese di marzo 2020 una generale diminuzione rispetto all'analogo periodo del 2019, evidenziando, tuttavia, un leggero aumento dei maltrattamenti contro familiari e conviventi nel periodo 22-31 marzo 2020.

Le limitazioni alla libertà di circolazione costituiscono fattore di diminuzione del reato che sanziona gli  atti persecutori, mentre, alla distanza, sembrano comportare un aumento del numero di maltrattamenti contro familiari e conviventi .

Pur nella diminuzione complessiva del numero di violenze sessuali si registra, tuttavia, un costante incremento nell'incidenza delle vittime di genere femminile (con valori che superano il 90%).

II dato generale degli omicidi a marzo 2020 si conferma in calo (11a fronte di 38) rispetto
all'analogo periodo del 2019, mentre le vittime donne, mantengono comunque valori significativi
sia in generale (7 rispetto a 12) sia in ambito familiare/affettivo (6 a fronte di 8), e diminuiscono gli omicidi commessi da partner o ex partner (3 rispetto a 7).

 

 

La Questura di Ferrara, attraverso la Divisione Anticrimine e la costante ed efficace  collaborazione con il Centro Donna Giustizia associata in ambito a Donne in Rete Contro la Violenza, recepisce con particolare attenzione le segnalazioni di fatti avvenuti in tutta la provincia ponendo come priorità  la prevenzione e la repressione di tutte quelle odiose condotte riconducibili alla cosiddetta violenza di genere posta in essere nei confronti delle donne,  in gran parte nell’ordinario svolgimento della loro vita condotta tra le mura domestiche.  

Si tratta di un’attività difficile e delicata, che necessita di spiccate capacità di comprensione di quelle recondite dinamiche familiari da cui cogliere i sintomi latenti di vessazioni, violenze e maltrattamenti.  

Il vigente ordinamento mette a disposizione degli operatori di Polizia una serie di strumenti che si sono rivelati indispensabili, primo fra tutti l’Ammonimento del Questore, che consente, se ben calibrato rispetto alla singola situazione, di porre termine alle condotte intimidatorie ed agli atteggiamenti prevaricatori senza dover interessare l’Autorità Giudiziaria i quali, è bene ribadirlo, riguardano contesti familiari e personali di ogni tipo.

L’ambito di operatività di tale Misura di Prevenzione prevede che, allorquando sia segnalato alle forze dell’ordine, in forma esplicita, un fatto che debba ritenersi riconducibile ai reati di percosse, nonché di lesioni personali, nell’ambito di violenza domestica, il Questore, anche in assenza di azione giudiziaria, può procedere, assunte le informazioni necessarie da parte degli organi investigativi e sentite le persone informate dei fatti, all’ ammonimento dell’ autore del gesto violento.

 

L’invito del Questore Capocasa è quello a fare emergere il sommerso, a denunciare, anche con una telefonata al 113, ricordando anche altri strumenti elaborati dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, primo tra tutti l’applicazione “YOUPOL” facilmente scaricabile da internet sul proprio smartphone, la quale permette di segnalare con messaggi mirati o chiamate di emergenza qualsiasi forma di violenza domestica anche senza recarsi in un Ufficio di Polizia.

 

L’App Youpol, realizzata dalla Polizia di Stato per segnalare episodi di spaccio e bullismo, viene estesa anche ai reati di violenza che si consumano tra le mura domestiche

L'estensione dell'applicazione a questo tipo di reati è un ulteriore passo in avanti per contenere alcuni fenomeni che, in questo periodo di emergenza per il Coronavirus nel quale siamo costretti alla forzata permanenza in casa, potrebbero avere un incremento.

L’app è caratterizzata dalla possibilità di trasmettere in tempo reale messaggi ed immagini agli operatori della Polizia di Stato; le segnalazioni sono automaticamente georeferenziate, ma è possibile per l’utente modificare il luogo dove sono avvenuti i fatti. 

È inoltre possibile dall'app chiamare direttamente la sala operativa 113 della Questura.

Per chi non vuole registrarsi fornendo i propri dati, è prevista la possibilità di fare segnalazioni in forma anonima.

Anche chi è stato testimone diretto o indiretto - per esempio i vicini di casa -  può denunciare il fatto all’autorità di polizia, inviando un messaggio anche con foto e video.

L’applicativo, nato dalla ferma convinzione che ogni cittadino è parte responsabile e attiva nella vita democratica del Paese, si può scaricare gratuitamente ed è disponibile per dispositivi Ios Android.

 

 

Un caso eloquente è stato recentemente trattato dalla Divisione Anticrimine della Questura, ove una giovane donna all’interno delle mura domestiche è stata picchiata con schiaffi e calci dal convivente dopo una banale lite.

La vittima, giunta al pronto soccorso è stata refertata con una prognosi di giorni 15 per contusioni multiple. Al termine di approfonditi accertamenti,  è stato emesso l’Ammonimento del Questore  a carico del convivente  e diffidato a non porre più in essere atti di violenza fisica e/o psicologica nei confronti della convivente.

 

Tale denuncia  ha avuto il positivo esito di fare emergere una situazione di difficile,  violenta convivenza.    

 

 

Il Questore: “Aiutateci ad aiutarvi. Denunciate sempre”.

 


24/04/2020

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