Progetto tra Comune di Ferrara, Questura di Ferrara e 3 associazioni delle Guardie Particolari Giurate Volontarie finalizzato ad una maggiore sicurezza nei quartieri più esposti a fenomeni criminali
E’ stata approvata la Convenzione per la Sicurezza Partecipata tra il Comune di Ferrara, la Questura di Ferrara e le 3 associazioni delle Guardie Particolari Giurate Volontarie: G.E.V., Agriambiente e SVA LEGAMBIENTE.
Il progetto è finalizzato al coordinamento comunale in materia di Vigilanza Ambientale esercitata dalle Guardie Particolari Giurate Volontarie presso i siti individuati nel territorio comunale.
Concretamente, si tratta della realizzazione di un progetto fortemente voluto dal Questore della Provincia di Ferrara nell’ambito di quell’alleanza, possibile e necessaria, tra pubblico e privato, tra Forze dell’Ordine e Guardie Giurate volontarie in questo caso, che, pur rimanendo nell’ambito dei loro poteri e senza esposizione a profili di rischio, possono contribuire alla necessaria rivalutazione di alcuni quartieri della città, nell’ottica che vede la riqualificazione come una delle ricette per combattere la micro-criminalità.
Il Questore di Ferrara, nel disciplinare le attività delle associazioni che operano nel territorio della Provincia (è stata emanata una direttiva contenente precise prescrizioni cui le associazioni devono attenersi nello svolgimento delle attività), nei mesi scorsi aveva infatti preannunciato la volontà di realizzare questo progetto. Il Questore ne aveva quindi parlato con il Sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani e l’Assessore alla sicurezza Aldo Modonesi che avevano subito manifestato la volontà di attuarlo in concreto.
Il progetto si inserisce nelle attività per la riqualificazione di alcuni quartieri di Ferrara, interessati negli ultimi periodi da fenomeni di degrado ambientale e urbanistico, causati anche dalla presenza di gruppi di soggetti che, ponendo in essere ripetute condotte illecite, non consentono la libera fruizione degli spazi pubblici destinati ai cittadini ferraresi.
Fondamentale la partecipazione della Polizia Municipale e della Polizia Provinciale e dei loro rispettivi alti rappresentanti, la dott.ssa Trentini e il Colonnello Castagnoli: a loro, unitamente alla Polizia di Stato, il compito di provvedere alla formazione delle Guardie Giurate Volontarie del progetto che, in forza del loro decreto prefettizio valido in ambito di tutela ambientale, potranno vigilare e presidiare sulle aree cittadine oggetto dei segnalati fenomeni di degrado.
Le GGV saranno supportate dagli operatori delle Forze di Polizia locali, sia a livello logistico sia a livello di prima assistenza, ma anche da quelle della Polizia di Stato, in caso di necessità rilevate nell’ambito del loro servizio.
Nei prossimi giorni sarà costituito un gruppo di lavoro, formato da operatori della Divisone di Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Ferrara, dalla Polizia Provinciale e dalla Polizia Municipale Terre Estensi, che effettuerà una serie di corsi per formare le GGV che affronteranno il nuovo servizio, definito dalle istituzioni coinvolte con il termine di “Sicurezza partecipata”.
Scopo dell’anzidetta Convenzione è quello di affrontare situazioni di degrado ambientale per contenere, fino ad eliminarli, i sistematici e rilevanti episodi di abbandono e di deposito incontrollato dei rifiuti, urbani e speciali, pericolosi e non, perseguendo anche le finalità di cura dell’ambiente e di corretta gestione degli animali, su ben determinati siti ed aree compresi nel territorio comunale indicati dalla Polizia Municipale dalla Questura di Ferrara come critici.
Con la sottoscrizione della convenzione si definiscono anche gli ambiti di operatività dei soggetti coinvolti, nel senso che gli interventi consentiti devono intendersi solo quelli effettuati per le finalità stipulate, escludendo ogni altro tipo di intervento “attivo”, che rimane di competenza delle Forze dell’Ordine.
La presenza nelle anzidette zone delle Guardie Particolari Giurate Volontarie, dedicate allo specifico servizio di vigilanza in materia ambientale, consente tuttavia alle stesse di fornire un valido supporto all’operato delle Forze dell’Ordine nell’attività di controllo e vigilanza del territorio, sebbene limitato alla sola osservazione e/o all’allertamento per ciò che attiene la possibile consumazione di reati o per fornire spunti alle attività investigative. Si tratta infatti di attività da intendersi aggiuntiva e non sostitutiva rispetto a quella ordinariamente garantita dalle Forze dell’Ordine presenti sul territorio.