In alto a destra è allegato il curriculum vitae del Questore di Fermo, Rosa Romano.
Nata a Bari il 19 giugno 1960, coniugata e con due figli, entra nell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza nel 1985.
Dopo il corso di formazione per Funzionari della Polizia di Stato, presta servizio prima a Vibo Valentia e successivamente a Genova fino al 1991.
Assegnata alla sede di Bari, svolge l’incarico di Vice Dirigente della IX Zona della Polizia di Frontiera.
Nel 1993, trasferita alla Questura di Bari, assume l’incarico di Vice Dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e, di seguito, di Vice Dirigente della Divisione Anticrimine.
Successivamente le viene affidato l’incarico di Vice Capo di Gabinetto del Questore, compito che svolge per sei anni nel corso dei quali assume spesso la titolarità dell’Ufficio.
Nell’anno 2000 diventa Dirigente dell’Ufficio Immigrazione del capoluogo pugliese e l’anno successivo le viene affidata anche la reggenza della Divisione della Polizia Amministrativa e Sociale, della quale diventa Dirigente nel 2004.
Nella funzione di Dirigente dell’Ufficio Immigrazione, affronta le rilevanti problematiche di carattere amministrativo ed i risvolti attinenti l’ordine e la sicurezza pubblica determinati dai continui flussi migratori di stranieri provenienti dall’Albania e dal Sud Est asiatico che approdavano sulle coste pugliesi, conseguendo brillanti risultati nella gestione dei campi di accoglienza allestiti per l’emergenza sbarchi.
Ha svolto successivamente l’incarico di Vicario del Questore di Bari fino alla promozione alla qualifica di Dirigente Superiore, conseguita il 1° luglio 2019, a seguito della quale assume l’incarico di Dirigente del Compartimento della Polizia Ferroviaria per il Veneto.
Dal 1° settembre 2020, svolge la funzione di Questore della provincia di Fermo.
Nel corso degli anni di servizio, oltre alla direzione degli uffici, è stata notevolmente impegnata nella direzione di importanti servizi di ordine e sicurezza pubblica in occasione di vertici internazionali organizzati a Bari, manifestazioni sia sportive che di carattere socio-politico e in relazione a vertenze occupazionali, riuscendo a risolvere, grazie alla sua profonda conoscenza delle dinamiche sociali, all’equilibrio operativo ed all’esperienza maturata, situazioni di elevato rischio.
Tra i principali, nel 2011, l’improvvisa rivolta di circa mille cittadini stranieri richiedenti asilo ospitati nel Centro di accoglienza di Bari – Palese i quali hanno bloccato per un giorno intero la tangenziale nord di Bari ed i binari ferroviari, impedendo il transito dei treni a lunga percorrenza sulla tratta adriatica; dopo essere riuscita a garantire la regolarità della circolazione stradale e ferroviaria, alcune decine di manifestanti venivano denunciati all’Autorità Giudiziaria. Nel 2017, sempre nel medesimo Centro di accoglienza, a seguito di una ulteriore violenta rivolta, dopo aver ripristinato le condizioni di sicurezza, tre stranieri venivano tratti in arresto per i gravi reati commessi.