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LA MISURA DI PREVENZIONE DELL’AMMONIMENTO DEL QUESTORE

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donne.questurafm

Nella coscienza comune ci sono da tempo due date del calendario nelle quali viene ricordata l’importanza del contrasto alla violenza di genere; sono l’8 marzo, passato da pochi giorni, ricorrenza della “Giornata internazionale della donna” ed il 25 novembre, “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”.

Sono solo due momenti dell’anno, due date simboliche, nei quali le donne e gli uomini della Polizia di Stato svolgono iniziative di prossimità tra la gente e per la gente nelle piazze, negli esercizi commerciali e nelle scuole per ricordare alle donne di tutte le età che è possibile uscire dalla spirale di violenza, fisica, morale ed economica nella quale si possono trovare, che le disposizioni normative nazionali prevedono mezzi efficaci per far cessare gli abusi, difendere la libertà e restituire loro la serenità della quale hanno diritto ed invitarle a denunciare ogni forma di abuso ma anche per avvisare i soggetti maltrattanti delle conseguenze amministrative e giudiziarie dei loro comportamenti vessatori e dell’aiuto che può essere loro fornito dalle strutture sanitarie pubbliche e dagli operatori specializzati della Polizia di Stato.

Si è detto di due date simboliche, fuori dalle mura della Questura, all’interno delle quali, invece, ogni giorno si svolge l’attenta attività di contrasto ma anche di prevenzione in relazione ai c.d. reati spia, indicatori dei comportamenti persecutori previsti dall’art. 612 bis del codice penale “chiunque, con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l'incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita”.

Indagini di polizia giudiziaria, di iniziativa o su delega della Procura della Repubblica, misure di tutela a favore delle vittime, misure cautelari per contrastare la prosecuzioni degli atti di violenza in tutte le sue forme ma anche le attività di prevenzione che scaturiscono dalle istanze di ammonimento del Questore presentate dalle parti abusate o determinate dagli esiti degli interventi delle Volanti sempre in prima linea per garantire la sicurezza dei cittadini.

Non a caso si parla di parti abusate, senza connotazione di genere, perché se è vero che la maggior parte delle volte l’ammonimento viene irrogato nei confronti di un uomo maltrattante, in alcuni casi - percentualmente davvero pochi – è la donna che viene diffidata dal proseguire i suoi comportamenti di violenza come avvenuto alcuni giorni fa nei confronti della moglie che aveva aggredito il marito per strada dopo aver scoperto foto di donne sullo smartphone del coniuge.

In un comunicato stampa dei primi giorni di febbraio scorso si erano riportati due casi di emanazione del provvedimento di ammonimento del Questore di Fermo relativi al mese di gennaio ma le attività di analisi dei poliziotti della Divisione Anticrimine sono proseguite senza tregua portando all’irrogazione ed alla notifica di altre sei misure di prevenzione, compresa quella già richiamata nei confronti della donna gelosa.

Le altre cinque hanno interessato uomini che non hanno accettato la fine di una relazione sentimentale o coniugale, che hanno agito con comportamenti violenti, provocando in alcuni casi anche lesioni personali alla donna, ma comunque sempre mettendo in atto atteggiamenti vessatori, minacce, appostamenti, comportamenti vendicativi lesivi e senza rispetto della libertà dell’altra parte.

Otto ammonimenti in poco più di due mesi adottati ed eseguiti nel rispetto delle norme in materia, otto diffide dal continuare negli atti persecutori ma nel contempo otto inviti per il soggetto maltrattante a farsi aiutare per superare le evidenziate difficoltà a relazionarsi con le persone che avevano per lui stima e affetto, sentimenti che sono stati traditi e gravemente violati.

Otto ammonimenti in poco meno di tre mesi potrebbe sembrare un numero rilevante per una “piccola” comunità, come quella fermana, ma è invece il segnale della costante attenzione della Questura al fenomeno della violenza più insensata nella consapevolezza che le misure di prevenzione, anche nei confronti degli atti persecutori, sono efficaci per la sicurezza fisica e psichica delle vittime che denunciano i maltrattamenti ma anche per quelle che affidano la loro libertà e serenità e quella dei propri congiunti agli operatori della Polizia di Stato.

Ed infatti, come si è già detto, l’analisi dei provvedimenti di Ammonimento emanati fino ad oggi nel Fermano dimostrano chiaramente l’efficacia della misura di prevenzione poiché sono davvero pochi i casi nei quali l’autore dei comportamenti, dopo la notifica del provvedimento, non ne ha capito o voluto comprendere l’importanza della diffida e ha subìto le conseguenze giudiziarie della sua pervicacia.

Un recentissimo studio approfondito sul fenomeno della violenza di genere ed in particolare sui reati spia redatto dalla Direzione Centrale della Polizia Criminale ha evidenziato che rispetto ad un trend crescente a livello nazionale del reato di atti persecutori, determinato anche dal maggiore coraggio di denunciare i soprusi subìti rispetto agli anni passati consentendo quello che viene definito l’”affioramento del sommerso”, la nostra Regione, insieme ad altre tre Regioni del nord Italia presenta il numero più basso di casi; anche per quanto riguarda il reato di maltrattamenti contro familiari e conviventi, per le Marche, insieme al Veneto ed al Molise, le statistiche riportano il numero minore di casi rispetto alla media nazionale.

È certamente un segnale positivo, frutto anche del quotidiano e costante impegno delle Forze di polizia e dell’Autorità Giudiziaria, ma anche l’ulteriore conferma che le misure di prevenzione raggiungono l’effetto deterrente perseguito dalle norme che le hanno previste.

La fiducia nelle Istituzioni è il riconoscimento per l’impegno ed il servizio svolto e per questo la Polizia di Stato fermana ringrazia coloro che, con coraggio, le hanno affidato la loro sicurezza e libertà.

 

 


19/03/2022

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