E' sempre alta l’attenzione della Polizia di Stato sulla sicurezza della circolazione, per il contrasto a tutti quei comportamenti considerati pericolosi dal codice della strada, pericolosi per sé e per gli altri, che possono causare gravissimi danni alle persone che viaggiano sulle nostre strade. Molte volte, a seguito di un sinistro stradale viene data la colpa non alla velocità eccessiva o a manovre azzardate e non correttamente valutate ma a condizioni dei luoghi – alberi, fossi, incroci e curve notoriamente pericolosi- che in alcuni casi, certamente, possono aver concorso al verificarsi dell’incidente ma, come confermato dalle statistiche, la principale causa è quella umana, del mancato rispetto delle elementari norme di diligenza, perizia ed attenzione e, in moltissimi casi, il mettersi al volante in condizioni psicofisiche assolutamente non idonee.
È quanto riscontrato dalla volante a seguito di un sinistro stradale rilevato nei pressi di Porto Sant’Elpidio segnalato alla sala operativa della Questura. Giunti sul posto gli operatori hanno visto una vettura che aveva colliso con il muretto di recinzione del giardino di un’abitazione mentre la conducente era sdraiata a terra in stato di semi incoscienza.
Attivato immediatamente il soccorso sanitario, i poliziotti insieme ad altri cittadini hanno prestato ausilio all’infortunata che ha da subito cominciato a imprecare frasi sconnesse nei loro confronti, evidenziando di essere in precarie condizioni psicofisiche determinate da un’eccessiva assunzione di bevande alcoliche. Anche all’arrivo dei sanitari la donna ha proseguito nei suoi comportamenti di sfida e di scarsa collaborazione fino ad attimi di violenza verbale, osteggiando ogni aiuto e tentando di allontanarsi a piedi dal luogo dell’incidente rendendo necessaria la momentanea interruzione della circolazione stradale in entrambi i sensi di marcia.
Solo dopo molti minuti e non senza difficoltà per tutti gli operatori, di polizia e sanitari, che si stavano prodigando per farla salire sull’ambulanza, è stato possibile “caricarla” sul mezzo ed accompagnarla in ospedale per le cure e gli esami necessari.
Subito dopo sono state acquisite le testimonianze di alcune persone che avevano assistito al momento dell’impatto, ricostruendone i momenti immediatamente precedenti.
Sulla vettura che per i danni subìti non era più marciante, altri danni recenti sulla fiancata da “strisciamento”, che fanno presumere che la guidatrice possa aver causato danneggiamenti ad altre auto in sosta o in marcia prima di finire la sua corsa contro il muretto.
Al termine dei rilievi, l’autovettura è stata affidata ad un’officina autorizzata che l'ha caricata, per il suo ultimo viaggio, viste le condizioni della carrozzeria e meccaniche, presso il proprio deposito.
L’esito degli esami alcolemici ha evidenziato un tasso di più di sei volte rispetto a quello ammesso per la guida e la donna è stata denunciata alla Procura della Repubblica per la guida in stato di ebbrezza oltre, chiaramente, al ritiro della patente di guida ed alle sanzioni amministrative previste.
Fortunatamente, per lei solo lievi lesioni e ancor più fortunatamente, nessuna conseguenza per altri automobilisti o persone in transito, spesso vittime incolpevoli del grave comportamento previsto quale reato dall’art.186 del codice della strada.