Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento, indagini preliminari, fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, ed al fine di assicurare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito, si comunica che la Squadra Mobile sta procedendo alle indagini relative ad una truffa perpetrata ai danni di una coppia di anziani residenti a Fermo. Nella giornata di ieri, infatti, a seguito di segnalazione pervenuta al numero di emergenza 112 della Questura, gli operatori della volante sono intervenuti presso un’abitazione nei pressi del centro cittadino dove era stata perpetrata, poco prima, una truffa ai danni dei residenti.
La coppia di anziani aveva ricevuto la visita inaspettata di due donne ben vestite e indossanti le mascherine di protezione delle vie aeree che non ne consentivano l’identificazione, le quali avevano loro riferito di aver intenzione di acquistare l’appartamento corrispondente ubicato al piano superiore; avevano aggiunto di aver preso contatti con l’agenzia immobiliare incaricata per la transazione ma che l’addetto, che avrebbe dovuto mostrare loro l’appartamento, non si era ancora presentato e non erano riusciti a contattarlo telefonicamente.
Una delle due donne, con una formula di gentile ostinazione, ha chiesto di poter vedere l’appartamento degli anziani per accertare la metratura dei locali e la disposizione delle stanze e malgrado alcune rimostranze della coppia, con prepotenza, sono riuscite ad entrare nell’alloggio, vincendo la diffidenza dei proprietari raccontando ulteriormente di essere amiche dei figli dei quali hanno dimostrato di conoscere nomi e l’attività lavorativa svolta.
Mentre una delle due complici intratteneva la proprietaria con una scusa e molte parole, l’altra, rappresentando la necessità di fruire dei servizi igienici e, con l’occasione, di verificare la dislocazione dei locali, è riuscita ad accedere nella stanza da letto nella quale si è appropriata di alcune centinaia di euro, conservati in un portafoglio, che erano stati prelevati due giorni prima presso un istituto bancario.
Dopo essersi impossessata del denaro, la ladra ha raggiunto la sodale, le ha fatto un breve cenno concordato ed entrambe si sono dileguate.
Nella ricostruzione fatta dalle vittime dell’odioso reato, gli operatori della Polizia di Stato hanno individuato la possibilità che la coppia di malviventi abbia seguito gli anziani da un supermercato presso il quale avevano fatto la spesa poco prima del furto ma anche che, per la conoscenza di situazioni e persone del nucleo familiare, le truffatrici avessero da qualche tempo individuato la coppia quale obbiettivo dei loro misfatti.
Pochi gli elementi a disposizione degli investigatori per l’identificazione delle ladre, ma le indagini sono partite immediatamente sulla base della serialità del loro agire e della ricostruzione delle loro fisionomie.
La Polizia di Stato rinnova la raccomandazione di non far accedere, per nessun motivo, persone sconosciute nella propria abitazione anche se millantano di conoscere parenti ed amici; i truffatori seriali, infatti, riescono a carpire notizie che vengono utilizzate per vincere la resistenza e la giusta diffidenza delle loro vittime ed hanno comportamenti di gentilezza misti a spregiudicata ostinazione e prepotenza. Il consiglio è sempre quello di impedire l’accesso e di contattare immediatamente il numero di emergenza 112 sia per evitare che tali malfattori portino a compimento il reato sia per consentire alle Forze di polizia di assicurare alla giustizia i responsabili, la maggior parte delle volte delinquenti itineranti.