Il pressing costante e senza sosta, ha convinto il delinquente che l’unico modo per evitare conseguenze più gravi era quello di tornare nel luogo di provenienza.
Un giovane nordafricano dedito alla commissione di reati contro il patrimonio con la “specializzazione” di furti di autovetture e su veicoli in sosta, in continuo movimento sul territorio fermano alla ricerca di mezzi, provvisoriamente lasciati incustoditi per pochi minuti dai legittimi proprietari, dei quali si impossessava per depredarli di ogni oggetto contenuto per poi abbandonarli principalmente a Fermo dove aveva il proprio domicilio, nei pressi di via Ciccolungo.
Ma non disdegnava neppure furti all’interno di borse o di oggetti lasciati temporaneamente incustoditi sulle spiagge dai residenti e turisti; tutto quello che poteva arraffare era utile per procurarsi il necessario per vivere e soprattutto per la dipendenza dalle sostanze stupefacenti.
Ma le Forze di polizia lo hanno braccato fino all’ultimo momento, senza lasciargli tregua costringendolo, alla fine, alla fuga prima che i provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria per i numerosi reati commessi diventassero definitivi e per lui si aprissero le porte del carcere.
Sono dello scorso mese di maggio le due denunce della Polizia di Stato nei suoi confronti per il furto di una autovettura ritrovata dalla proprietaria in via della Carriera e dell’appostamento della Squadra Mobile che ha consentito di denunciarlo per la ricettazione del mezzo e la denuncia per il furto aggravato su un veicolo parcheggiato nel centro di Fermo ma ancor più numerose sono anche le segnalazioni a suo carico dei militari dell’Arma dei Carabinieri che lo hanno incastrato anche per furti di e su auto.
Anche la misura di prevenzione dell’Avviso orale emessa nei suo confronti dal Questore di Fermo ha accelerato la sua decisione perché lo ha sottoposto a controlli più stringenti che hanno reso più difficile la possibilità di delinquere; da ultimo una misura cautelare disposta dall’Autorità Giudiziaria per frenare la sua carriera di malvivente lo ha definitivamente convinto che nel nostro territorio non poteva avere più vita facile.
E dopo l’ultimo reato e la conseguente denuncia per furto l’aria per lui si era fatta pesante ed è partito.
Nell’abitazione dove era domiciliato si era fatto notare per comportamenti incompatibili con il quieto vivere dei condòmini, urlando senza motivo, provocando rumori notturni quando tornava dalle sue scorribande e rubando tutto ciò di cui poteva fare incetta.
È di pochi giorni fa la denuncia presentata in Questura dal suo padrone di casa che ha segnalato la scomparsa di alcune banconote di un altro paese che conservava in uno dei suoi appartamenti del palazzo. Dopo la denuncia, gli operatori della Polizia di Stato, in base alla dinamica degli eventi ed alle dichiarazioni riportate nella denuncia, hanno focalizzato le indagini sul noto delinquente seriale ed in base agli elementi di prova raccolti lo hanno, ancora una volta, segnalato all’Autorità Giudiziaria per l’ennesimo reato predatorio.
Tuttavia, malgrado le ricerche del soggetto, quest’ultimo sembrava scomparso. Ulteriori accertamenti hanno consentito di appurare che lo straniero, senza più via di scampo, la scorsa settimana ha deciso di prendere un aereo per tornare nel suo Paese dal quale, non potrà più legittimamente tornare.