L'individuazione avvenuta grazie alla minuziosa descrizione e alle ferite riportate sulla bocca nel tentativo di fuggire.
Alcuni giorni fa, in Via Carriera, la proprietaria di un’autovettura che le era stata rubata il giorno precedente con le chiavi ed il telecomando di apertura delle porte, l’aveva ritrovata e dopo alcune ore di appostamento della Squadra Mobile, il trentenne straniero che ne aveva il possesso è stato bloccato e denunciato per ricettazione.
Ma non basta. Dopo pochi giorni, sempre la Squadra Mobile della Questura ha denunciato il medesimo soggetto per un altro furto, questa volta su auto.
Nelle prime ore del 9 maggio scorso, a seguito di richiesta di intervento pervenuta al 112 Numero Unico Europeo di emergenza, la Volante della Questura è intervenuta a seguito del segnalato furto a bordo di una vettura parcheggiata. Sul posto il proprietario del veicolo, il quale ha dichiarato agli operatori di aver parcheggiato poco prima la vettura e di aver chiaramente sentito, dopo alcune decine di minuti, dei rumori sospetti provenire dalle vicinanze della stessa. Il giovane proprietario, dopo essere sceso in strada ha scoperto un cittadino nordafricano il quale si era introdotto, senza causare danni, nel veicolo e aveva asportato alcuni oggetti dall’interno.
Alla vista del proprietario lo straniero ha provato a fuggire ma è stato, in un primo tempo, bloccato dal giovane; nel tentativo di divincolarsi dalla presa il ladro ha sbattuto la bocca contro la portiera del mezzo, riportando un lieve ferita sulle labbra.
È tuttavia riuscito a fuggire, lasciando sul posto gli oggetti depredati dal veicolo che, all’arrivo dell’equipaggio della volante sono stati riconsegnati al coraggioso proprietario ed abbandonando, poco distante, uno zaino che aveva sulle spalle durante il furto.
Grazie alla precisa descrizione fornita dal derubato sulle caratteristiche somatiche e sull’abbigliamento dell’autore del furto, ai riscontri derivanti dall’analisi delle immagini riprese dall’impianto di videosorveglianza del comune di Fermo e dalla profonda conoscenza degli operatori della Squadra Mobile dei soggetti dediti a queste tipologie di reati, le indagini si sono indirizzate principalmente sullo straniero già denunciato il 4 maggio scorso.
La “prova del nove” per incastrare completamente il soggetto è stato il suo successivo rintraccio da parte dei segugi dell’ufficio investigativo della Questura che ha consentito di riscontrare, sulla bocca, le lesioni che aveva riportato quando aveva tentato di divincolarsi dalla presa del proprietario dell’auto depredata.
Quindi la minuziosa descrizione, le immagini delle telecamere, più le lesioni, hanno fornito gli elementi di prova per addebitare con certezza anche questo furto al trentenne straniero, che è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria.
Sì, anche, perché in queste ultime settimane lo stesso ladro è stato denunciato più volte dall’Arma dei Carabinieri a seguito di articolate indagini su furti di auto ed a bordo di veicoli regolarmente parcheggiati.
Nello zaino abbandonato durante la fuga, numerosi oggetti certamente provenienti da altri furti perpetrati nei giorni scorsi e per i quali sono in corso accertamenti per la loro restituzione ai proprietari.
Per limitare la sua pericolosità sociale e la tendenza alla perpetrazione di ulteriori atti criminosi contro il patrimonio, la Divisione Anticrimine della Questura sta provvedendo alla predisposizione di una misura di prevenzione idonea finalizzata a ostacolare la sua libertà delinquenziale.