Ieri sera, ulteriori controlli svolti dalla Polizia di Stato fermana con il sempre prezioso contributo degli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Pescara e dell’unità cinofila della Guardia di Finanza.
Obbiettivo, questa volta, il Comune di Porto Sant’Elpidio ed il quartiere di Lido Tre Archi costantemente oggetto di attenzione da parte della Questura per mantenere e rafforzare il livello di sicurezza conseguito con le numerose attività di contrasto alla criminalità svolte, in sinergia, da tutte le Forze di polizia.
Più di 50 le persone controllate ai posti di controllo e 30 i veicoli sottoposti a verifica.
Il conducente di un veicolo in transito è stato sanzionato per la mancanza di documenti obbligatori al seguito e per anomalie riconducibili alla vettura condotta, mentre due cittadini cinesi, residenti nel maceratese, sono stati sanzionati amministrativamente perché identificati durante le ore del “coprifuoco” nel nostro territorio senza una valida giustificazione per lo spostamento dal comune di residenza.
Un’altra sanzione è stata elevata nei confronti di un giovane, rintracciato presso il Parco della Resistenza il quale è risultato non avere al seguito i previsti dispositivi di protezione individuale.
Nell’area della stazione ferroviaria di Porto Sant’Elpidio, grazie al fiuto del cane della Guardia di Finanza, è stata trovata, nelle tasche di una giovane civitanovese, sostanza stupefacente del tipo hashish per un peso di 2 grammi; la droga è stata sequestrata e la ragazza segnalata alla Prefettura.
Controlli di sicurezza anche a Lido Tre Archi, sia nelle aree di aggregazione, negli androni, nelle parti comuni dei condomìni ma anche presso le abitazioni sigillate lo scorso anno.
Per quanto concerne queste ultime, non si sono rilevati tentativi di effrazione dei sistemi di difesa passiva ma gli operatori della Squadra Mobile hanno verificato anche ulteriori appartamenti alla ricerca di eventuali ulteriori occupazioni abusive, non segnalate dai condòmini, sulla base del fatto che il clima invernale ha indotto in passato soggetti senza fissa dimora a bivaccare, forzandone gli accessi, nelle abitazioni utilizzate esclusivamente nei mesi estivi.
Infatti, verificato che lo stipite di ingresso di un appartamento presentava segni di forzatura, dopo aver inutilmente suonato il campanello, gli operatori della Squadra Mobile sono entrati nell’alloggio, la porta del quale era stata “bloccata” con un comò addossato alla stessa, rintracciando tre giovani stranieri nordafricani, già noti agli operatori della Polizia di Stato, i quali avevano già scavalcato il balcone e, raggiunto il comparto R5, si dileguavano per le vie del quartiere.
Ogni fase dell’operazione è stata filmata dalla Polizia Scientifica e la successiva visione di quelle immagini e delle riprese degli impianti di videosorveglianza cittadina ha consentito di individuare i tre fuggitivi.
Ulteriore conferma è arrivata dall’esame delle impronte digitali acquisite nell’immediatezza dalla Polizia Scientifica, impronte che, confrontate con quelle già inserite nella banca dati, hanno fornito la certa identificazione degli occupanti, due dei quali erano già stati denunciati dalla Polizia di Stato alla fine del mese di gennaio (vedi comunicato “Alto Impatto” del 28 gennaio 2021)
Il controllo all’interno dell’appartamento occupato ha portato al ritrovamento di alcuni generi alimentari e pochi effetti personali che fanno ritenere che l’utilizzo abusivo durasse da pochi giorni.
Questa mattina l’amministratore del condominio, con delega del proprietario dell’appartamento residente nel nord Italia ha presentato denuncia per l’occupazione abusiva ed ha provveduto a mettere in sicurezza gli accessi interni ed esterni dell’alloggio.
I tre soggetti identificati sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per i reati di invasione di edifici e di danneggiamento aggravato.