A conclusione delle indagini gli investigatori della Questura hanno segnalato all’Autorità Giudiziaria un trentenne tunisino, un giovane pakistano ed un cinquantenne italiano autori di furti avvenuti alla fine del mese di agosto.
Il primo denunciato è un clandestino noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti reati contro il patrimonio ai danni di persone e di esercizi commerciali del litorale che aveva perpetrato un furto presso uno chalet del litorale fermano attirando l’attenzione di due passanti che lo avevano visto allontanarsi dal luogo del delitto uscendo da una finestra che in precedenza aveva forzato per accedere nel locale.
Lo straniero è sfuggito all’inseguimento ma la Polizia Scientifica è riuscita a trovare tracce importanti che, insieme alle testimonianze acquisite dagli operatori dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ed alle immagini della videosorveglianza posizionata sulle vie di fuga ha consentito di chiudere il cerchio sul nordafricano già segnalato per analoghi furti.
Gli altri due denunciati sono un cittadino pakistano ed un italiano, entrambi senza fissa dimora. Lo straniero, con la complicità di un cinquantenne italiano, aveva sottratto gli occhiali da sole ad un turista che aveva poco prima parcheggiato l’autovettura, chiedendo una somma di denaro per la loro restituzione.
L’uomo, dopo essere riuscito a riprendersi gli occhiali, riusciva ad allontanarsi venendo però continuamente disturbato dalla coppia di ladri; tornava allora all’autoveicolo per prendere alcune monete sperando così di liberarsi dei due molestatori.
Lasciava nella vettura lo zaino contenente il portafogli ed un telefono cellulare ma i due, insoddisfatti dei pochi spiccioli, lo aggredivano verbalmente e l’italiano lo spintonava fino a quando la vittima si rifugiava presso un vicino chalet dal quale chiedeva l’intervento della Polizia. Nel frattempo i due infrangevano con una pietra il finestrino del veicolo dal quale asportavano uno zaino.
L’intervento del personale della Questura consentiva di rinvenire, abbandonati, lo zaino ed il cellulare e di acquisire fondamentali informazioni testimoniali dalle persone sul posto che consentivano, in pochi giorni, di segnalare gli autori del furto aggravato all’Autorità Giudiziaria.