E’ durata poco più di trenta minuti la libertà del rapinatore che, armato di siringa, nel pomeriggio del 6 maggio ha rapinato il titolare di una tabaccheria a Lido Tre Archi di Fermo.
L’uomo era entrato nell’esercizio commerciale alle ore 17, travisato in volto con il cappuccio della felpa che indossava e con una mascherina chirurgica, minacciando la titolare con una siringa con l’ago scoperto. In pochi istanti, tenendo la donna distante aveva rovistato in un cassetto e successivamente, prelevato denaro contante dalla borsa della vittima, allontanandosi celermente.
Allertate immediatamente le pattuglie della Polizia di Stato, presenti costantemente in zona anche per i controlli connessi all’emergenza epidemiologica, giungevano sul posto, dopo pochi minuti, gli equipaggi della Volante e personale della Squadra Mobile.
Venivano visionate le immagini dell’impianto di videosorveglianza interna, che rendevano le caratteristiche fisiche dell’autore della rapina.
Malgrado il travisamento, il personale della Squadra Mobile, che conosce i soggetti che vivono nella zona, restringeva il campo delle ricerche verso un noto tossicodipendente con precedenti per reati contro il patrimonio che gravita da anni nel comune di Fermo. La foto del presunto autore veniva subito diramata agli equipaggi in servizio, attivando una serrata caccia all’uomo nelle zone note frequentate dal sospettato.
Infatti, verso le 17.35, il soggetto veniva rintracciato nascosto sotto il ponte del fiume Tenna, dove aveva tentato di sottrarsi alla cattura.
Oltre alla completa identificazione dell’autore della rapina, determinata dalla perfetta corrispondenza del particolare abbigliamento indossato al momento del fermo con quello rilevato dalle immagini visionate, il sospettato ammetteva la propria responsabilità per il grave delitto, adducendo la necessità di procurarsi denaro per acquistare sostanze stupefacenti.
Dopo essere stato accompagnato in Questura, l’uomo veniva segnalato all’Autorità Giudiziaria.