Dopo i primi tre soggetti arrestati dalla Polizia di Stato a seguito delle immediate attività investigative seguite alla violenta rissa avvenuta al Bar Blasco in Porto Sant'Elpidio e dei provvedimenti emessi dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Fermo, anche per il quarto ed ultimo uomo, un cittadino tunisino ventunenne, clandestino sul territorio nazionale, si sono aperte le porte del carcere.
Lo straniero, braccato dagli uomini della Questura ha tentato inutilmente di far perdere le proprie tracce ma non gli è servito utilizzare un’altra autovettura, altri cellulari né cambiare abitudini di vita, spostandosi dalle zone di Lido Tre Archi nelle quali era solito dimorare. Il personale della Squadra Mobile ha fatto terra bruciata attorno al fuggitivo, cercandolo in ogni luogo ove veniva segnalata la presenza di soggetti che gli assomigliavano ed analizzato tutte le possibilità per il suo rintraccio. Il timore, fondato anche sullo stato di clandestinità del giovane, era che potesse allontanarsi dalla provincia ma soprattutto che potesse emigrare in altro Stato.
Ma alla fine degli accertamenti, controlli ed appostamenti lo straniero è stato rintracciato in un appartamento di Porto Sant’Elpidio ed immediatamente condotto presso la Casa Circondariale di Fermo.