“Sicuri ad ogni età” è la nuova Campagna di sensibilizzazione e prevenzione che si rivolge principalmente alle persone anziane, che sono i soggetti più bersagliati dai truffatori
Ogni giorno tanti anziani vengono raggirati, truffati o derubati da persone senza scrupoli con stratagemmi di ogni genere.
La Polizia di Stato è da sempre in prima linea nella prevenzione di questo tipo di reati, soprattutto cercando di fare informazione.
La nuova Campagna di sensibilizzazione e prevenzione targata Polizia " Sicuri ad ogni età" si rivolge principalmente alle persone anziane, che sono i soggetti più bersagliati dai truffatori.
Dalle rilevazioni del Ministero dell'Interno emerge, infatti, come, tra il 2011 e il 2013 sia cresciuto il numero di anziani over 65 vittime di reato: nel 2012 sono aumentate dell'8% rispetto al 2011 e nel 2013 sono aumentate del 7,8% rispetto all'anno precedente.
Di contro, il totale delle vittime di reato registra un aumento piu' modesto (+2% nel 2012 rispetto al 2011, +1,8% nel 2013 rispetto all'anno precedente). In particolare, nel 2013, gli anziani vittime di truffa sono stati 13.537, quelli che hanno denunciato una rapina 4.405, e gli anziani che hanno subito un borseggio 37.660.
La Polizia di Stato ormai da anni è in prima linea per combattere ed arginare questi fenomeni, e su tutto il territorio nazionale sono state divulgate informazioni e consigli utili per consentire alle persone anziane di evitare i rischi di truffe, raggiri, furti e rapine.
Sono semplici regole di comportamento suggerite per non trovarsi vittime di malintenzionati in casa, per strada, sui mezzi di trasporto, nei luoghi pubblici, ma anche allorché utilizzano Internet, e la campagna " Sicuri ad ogni età" interpretata da un testimonial di eccezione, Lino Banfi, si inserisce in questa filosofia di prossimità.
Le occasioni di potenziale pericolo sono ovunque e, nei quattro spot della campagna vengono indicati i 'trucchi' principali messi in atto dai malintenzionati e le 'risposte' di prudenza da adottare.
Il primo spot è titolato "L'amico del figlio" (potrete vederlo su: https://www.youtube.com/watch?v=wSXgmlVvNFY).
Nel cortometraggio il truffatore avvicina con l'inganno una persona anziana ai giardinetti facendole credere che suo figlio deve restituirgli una somma di denaro, che tenta di farsi consegnare dall'anziano. La scena si svolge ai giardinetti di una città: il truffatore cerca di intimidire la vittima con toni di voce alti e aggressivi e pretese di debiti di denaro, bloccandolo mentre passeggia tranquillamente. Ma la vittima non si lascia intimidire e prontamente prende il suo telefono cellulare per chiamare il 113.
In ogni spot , l'invito è a rivolgersi sempre al 113 e alle Forze dell'ordine in generale, per segnalare comportamenti sospetti e per denunciare situazioni di pericolo.
L'iniziativa consiste in quattro cortometraggi che mostrano alcune tipiche situazioni di truffe e raggiri che coinvolgono proprio le persone "meno giovani".
Si tratta di 4 cortometraggi, girati a Roma, che mostrano 4 tipiche situazioni di truffe e raggiri alle vittime prescelte tra i "capelli bianchi"; fatti presi dalla cronaca quotidiana e investigati dalla Polizia di Stato.
Testimonial d'eccezione per questa campagna è, appunto, Lino Banfi, che presenta gli spot. Sul canale Youtube della Polizia si possono visionare gli spot antitruffa realizzati con la partecipazione straordinaria del popolare attore italiano.
Nel secondo spot, della nuova campagna antitruffe della Polizia di Stato Lino Banfi, nei panni di nonno Libero, vigila sul protagonista dello spot, in rappresentanza di tutte le persone a cui l'iniziativa si rivolge, in particolare gli anziani, che risultano tra le vittime più bersagliate da truffatori senza scrupoli.
Questa volta lo scenario del tentato raggiro è un bancomat, presso il quale due giovani truffatrici cercano di sfruttare la loro avvenenza per carpire il pin e rubare la carta alla vittima di turno.
"Non è che vuol provare lei? A noi non ci funziona". Con questa scusa le due imbroglione fanno avvicinare l'anziano signore in fila al bancomat dietro di loro. Gli chiedono di provare con la sua carta per vedere se effettivamente l'apparecchio sia fuori uso.
Quando l'uomo digita il codice, le truffatrici lo memorizzano, e a quel punto il gioco è fatto: mentre la tessera esce dalla fessura, le donne distraggono la vittima con uno stratagemma e cercano di impossessarsene.
Ma c'è nonno Libero a vigilare.
La campagna è stata realizzata grazie alla collaborazione di Lino Banfi con la Polizia di Stato e con la partecipazione del regista Paolo Carrino e dell'istituto bancario Bnl-gruppo Bnp Paribas che hanno sostenuto il progetto in tutte le fasi della realizzazione.
Le ragioni della campagna? È Lino Banfi, il nonno Libero d'Italia a dircelo in coro con i bambini!...… "Perché? Per difendere
tutti i nostri cari nonni dalle truffe che i delinquenti s'inventano di giorno in giorno, aguzzando il loro ingegno criminale, da Nord a Sud del
nostro Paese……sta per partire una campagna d'informazione targata tutta Polizia in difesa degli anziani!"
Altre iniziative, in passato, hanno avuto lo stesso scopo.
Sul sito della Polizia di Stato sono presenti, infatti, dei consigli finalizzati a mettere in guardia le potenziali vittime dai rischi che si corrono e suggeriscono come comportarsi se si hanno dei sospetti.
Proprio per dare a tutti la possibilità di difendersi dagli imbroglioni, in una pagina del sito sono stati raccolti alcuni video, realizzati da "Striscia la notizia", partner della Polizia di Stato nella caccia ai furfanti. Questi video riproducono gli inganni più diffusi utilizzati dai truffatori.
In ogni caso è bene ricordare che in casa non bisogna mai far entrare estranei, e, se si hanno dubbi o sospetti, bisogna chiamare subito il 113.
D'estate quando le città "chiudono per ferie" e le famiglie vanno in vacanza, spesso gli anziani si ritrovano soli a cercare un modo per far passare la giornata. È qui che entrano in gioco i malintenzionati, persone scaltre e senza scrupoli, che approfittano di questa loro solitudine per raggirarli.
Le truffe agli anziani e i modi per "estorcere" loro soldi sono tanti e a volte molto fantasiosi. La Polizia di Stato però da anni tiene sotto controllo il fenomeno dando consigli e suggerimenti per non cadere negli inganni e promuovendo campagne sociali.
Da tenere presente che spesso per strada si presentano persone ben vestite che con modi affabili parlano agli anziani offrendo loro finte eredità o false pietre preziose, utilizzando anche trucchetti psicologici come quello di inserire nel discorso familiari e figli, toccando così le corde più sensibili della persona.
Non vergognatevi e denunciate chi approfitta di voi!
Sul nostro sito una serie di esempi dei raggiri utilizzati più spesso dai criminali - e dei quali potrebbe rimanere vittima chiunque - ma anche suggerimenti per non cadere preda di chi approfitta delle vostre debolezze.
Consigli e iniziative che vogliono proteggere anche dalle pesanti conseguenze psicologiche che le truffe possono avere sugli anziani. Purtroppo è avvenuto infatti che, in preda allo sconforto e alla vergogna, qualche pensionato truffato abbia tentato il suicidio o non abbia denunciato il fatto.
Vi ricordiamo pertanto prima di tutto di denunciare tempestivamente eventuali truffe ricordando più particolari e dettagli possibili. Per quanto riguarda le persone che suonano alla porta spacciandosi per funzionari di società o enti di servizio, è importante: farsi dare gli estremi e verificare con l'ente di appartenenza. Se continuate ad avere dubbi… chiamate il 113!
Non aprite la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un'uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica
utilità. Verificate sempre con una telefonata da quale servizio sono stati mandati gli operai che bussano alla vostra porta e per quali
motivi. Se non ricevete rassicurazioni non aprite per nessun motivo. Ricordate che nessun Ente manda personale a casa per il pagamento delle
bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente. Per qualunque problema e per chiarivi qualsiasi dubbio non esitate a
chiamare il 113.
Quando fate operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio
postale, possibilmente fatevi accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate. Non
fermatevi mai per strada per dare ascolto a chi vi offre facili guadagni o a chi vi chiede di poter controllare i vostri soldi o il vostro libretto
della pensione anche se chi vi ferma e vi vuole parlare è una persona distinta e dai modi affabili.
Se avete il dubbio di essere osservati fermatevi all'interno della banca o dell'ufficio postale e parlatene con gli impiegati o con chi effettua il
servizio di vigilanza. Se questo dubbio vi assale per strada entrate in un negozio o cercate un poliziotto o una compagnia sicura.
Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall'ufficio postale, con
i soldi in tasca, non fermatevi con sconosciuti e non fatevi distrarre. Ricordatevi che nessun cassiere di banca o di ufficio postale vi insegue
per strada per rilevare un errore nel conteggio del denaro che vi ha consegnato.
Quando utilizzate il bancomat usate prudenza: evitate di operare se vi sentite osservati.
Consigli per i figli, nipoti e parenti stretti
Non lasciate soli i vostri anziani, anche se non abitate con loro fatevi sentire spesso e interessatevi ai loro problemi quotidiani
Ricordategli sempre di adottare tutte le cautele necessarie nei contatti con gli sconosciuti. Se hanno il minimo dubbio fategli capire che è
importante chiedere aiuto a voi, ad un vicino di casa oppure contattare il 113.
Ricordate che, anche se non ve lo chiedono, hanno bisogno di voi.
Consigli per i vicini di casa
Se nel vostro palazzo abitano anziani soli, scambiate ogni tanto con loro quattro chiacchiere. La vostra cordialità li farà sentire
meno soli. Se alla loro porta bussano degli sconosciuti esortateli a contattarvi per chiarire ogni dubbio. La vostra presenza li renderà
più sicuri.
Segnalate al 113 ogni circostanza anomala o sospetta che coinvolga l'anziano vostro vicino di casa .
Consigli per gli impiegati di banca o di uffici postali
Quando allo sportello si presenta un anziano e fa una richiesta spropositata di denaro contante, perdete un minuto a parlare con lui. Basta poco
per evitare un dramma.
Spiegategli che all'esterno di banche ed uffici postali nessun impiegato effettua controlli.
Per ogni minimo dubbio esortateli a contattarvi.