Nella giornata del 15 gennaio 2021 Agenti del Commissariato di P.S. di Leonforte hanno tratto in arresto un giovane leonfortese, B.D., classe 1992, con numerosi precedenti penali, per lesioni volontarie, minacce aggravate dall’uso di un coltello e resistenza a pubblico ufficiale.
Alle ore 18:00 veniva segnalata una lite tra due uomini nei presso di un bar del centralissimo corso Umberto. Veniva, pertanto, immediatamente inviato l’equipaggio della Volante che trovava sul posto un uomo - noto al personale operante perché gravato da diversi precedenti penali - che, con il volto visibilmente tumefatto, riferiva di aver avuto poco prima una lite verbale sfociata successivamente in una reciproca aggressione fisica con un soggetto di cui non conosceva l’identità.
In attesa dell’arrivo dei sanitari - prontamente allertati per le cure di cui necessitava il ferito - gli operatori cercavano di capire quali fossero le motivazioni alla base della lite apprendendo che si era trattato di un banale diverbio dovuto al mancato rispetto, da parte di uno dei due, dell’ordine di accesso all’interno di un’attività commerciale.
In questo frangente, nel corso del quale gli operatori dovevano anche tenere a bada diverse persone che si erano raggruppate in piazza, si faceva largo tra la folla un uomo - poi identificato in B.D., l’altro responsabile della lite poco prima avvenuta - il quale, noncurante della presenza degli agenti di polizia, improvvisamente estraeva dal giubbotto un grosso coltello da macellaio - con una lama di 17 centimetri particolarmente affilato - e, brandendolo con foga, cercava di colpire il rivale rischiando, al contempo, di attingere anche i presenti; solo la prontezza di riflessi degli operatori di volante - e di un agente della polizia penitenziaria fuori servizio che si trovava sul posto - evitava il peggio; i predetti, infatti, rischiando di essere a loro volta colpiti dall’arma brandita dall’uomo, riuscivano a disarmarlo e ammanettarlo prima che potesse fare del male a qualcuno.
Le indagini svolte nell’immediatezza dei fatti permettevano di appurare che B.D., subito dopo la lite, si era recato a casa a prendere il grosso coltello ritornando, poco dopo, con la chiara intenzione di colpire il rivale, dimostrando così inequivocabilmente la premeditazione del suo gesto.
Per tali motivi, dopo le formalità di rito B.D. veniva tratto in arresto e - su disposizione del P.M. della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna, Dott. Orazio LONGO - posto agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
L’arma bianca veniva posta sotto sequestro penale.