Negli ultimi tempi aveva già colpito quattro volte a Troina e due volte a Piazza Armerina il giovane che, evidentemente, aveva preso di mira il territorio ennese per commettere i suoi raggiri e frodare utenti inconsapevoli.
Funzionava così: durante un normale sorpasso il malcapitato sentiva improvvisamente un rumore secco. Ovviamente, non avendo compiuto nulla di male, l’automobilista continuava la marcia salvo poi ritrovarsi affiancato da questo soggetto il quale, con fare concitato e minaccioso, gli intimava di fermarsi facendogli notare un danno allo specchietto retrovisore per colpa, asseriva il giovane, proprio del guidatore. In realtà lo specchietto era già rotto da tempo ed il rumore, teso a produrre un impatto che in realtà non c’era mai stato, era causato da un bastone o da una grossa pila da torcia che il giovane utilizzava colpendo la propria vettura proprio nel momento del sorpasso al fine di addebitare la responsabilità al povero utente incolpevole.
Ovviamente il risarcimento “amichevole” avveniva tutto in contanti, circa 100 euro, senza ricorrere all’assicurazione.
Ma il giovane, F.F., siracusano, classe 1989, gravato da numerosi precedenti penali, dopo laboriose indagini, è stato individuato dal personale dell’Ufficio di Polizia Giudiziaria della Sezione Polizia Stradale di Enna - che ha ricostruito gli eventi, ascoltato le vittime e acquisito prove evidenti - e deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna per il delitto di truffa.