Lunedì 23 ottobre, alle ore 15.00, presso l’Auditorium “N. Colajanni” dell’Università Kore di Enna, si terrà un seminario sulla tematica “Divulgazione delle immagini di nudo con modalità telematica. Strumenti di contrasto alla delinquenza minorile”, organizzato dalla Questura di Enna e da detto Ateneo. Il tema riguarda e prende spunto, in particolare, dall’utilizzo dell’app denominata “Bikini off”, creata in Francia nel 2022, la quale mediante un sistema di intelligenza artificiale rimuove i vestiti dai soggetti ritratti in fotografia. Detta applicazione richiede agli utenti l’invio della foto di una persona tramite un bot sul social Telegram restituendo la stessa immagine con il corpo denudato della persona.
In concreto si ottiene un nudo virtuale da una fotografia, molto spesso ricavata da altro social network (ad es. Instagram) e quindi ottenuta senza il consenso del soggetto ritratto. In taluni casi si può persino arrivare alla creazione artificiale e realistica di un video con la simulazione della voce del soggetto rappresentato. Il fenomeno ha trovato particolare appeal nei ragazzi in età adolescenziale, spesso minori anche degli anni quattordicenni e quindi non imputabili, animati sovente, secondo il loro modo di vedere, da meri intenti di scherzo o dileggio, tanto è vero che si usa in proposito la locuzione anglosassone “deep fake”.
Il Garante dell’Infanzia della Regione Lazio ha evidenziato un allarmante aumento delle segnalazioni riguardanti contenuti generati attraverso questa applicazione.
Le derive di tale condotta dilagante sono comprensibilmente preoccupanti considerata la realistica rappresentazione della foto come modificata tramite detta applicazione.
Tra gli operatori del diritto si sta generando un dibattito circa l’inquadramento normativo del fenomeno in una determinata e specifica fattispecie penale, atteso il principio di tassatività che esclude un’analogia in malam partem con la condotta nota come “revenge porn”, tassativamente disciplinata e sanzionata dall’art. 612-ter del codice penale. Al momento le norme che possono trovare applicazione sono quelle della diffamazione (art. 595 codice penale), della detenzione o divulgazione di materiale pedopornografico (art. 600 ter/quater codice penale) o la più generica fattispecie del trattamento illecito dei dati personali, atteso l’utilizzo di immagini di un soggetto senza il suo consenso.
La fattispecie ha pochi precedenti in sede giurisprudenziale, atteso che i casi oggetto di denuncia/querela si sono spesso conclusi con l’archiviazione per mancanza dell’elemento soggettivo, essendo stato finora rilevato un atteggiamento di scherzo e non anche una vera e propria volontà dolosa degli utilizzatori di tale applicazione, specie a cagione della loro età perché non imputabili. La scelta della tematica del seminario trae origine da una fattispecie verificatasi proprio in questa provincia lo scorso mese di maggio. Il tema peraltro si lega con quello più ampio del cyber bullismo e con la relativa misura di prevenzione dell’ammonimento, nonché con quello della giustizia riparativa.
I lavori del seminario saranno introdotti dai saluti del Questore della provincia di Enna Dott. Corrado Basile e del Preside della Facoltà di Scienze Economiche e Giuridiche della Kore Prof. Raffaele Scuderi mentre la tematica sarà dibattuta dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Caltanissetta Dott. Rocco Cosentino, dal Funzionario del Servizio Centrale Anticrimine della Polizia di Stato Vice Questore Aggiunto Dott.ssa Laura Bernardi nonché dalla Prof.ssa Agata Ciavola, titolare della cattedra di Procedura Penale della facoltà di Giurisprudenza della Kore.
L’attività di moderatore sarà svolta dal Dirigente la Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Enna, Primo Dirigente della Polizia di Stato Dott. Giancarlo Rapisarda.
Nel corso del seminario saranno affrontati sicuramente anche i contenuti del recente decreto legge 15 settembre 2023 n. 123 (c. d. Decreto Caivano - “Misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile, nonché per la sicurezza dei minori in ambito digitale") in corso di conversione in legge, che ha previsto in capo al Questore la possibilità di adottare la nuova misura di prevenzione dell’ammonimento per bullismo nei confronti dei minori ultra-dodicenni o di irrogare la misura dell’avviso orale anche ai minorenni ultraquattordicenni.
L’evento è aperto agli studenti dei corsi di laurea di Giurisprudenza, Scienze Strategiche e della Sicurezza e di Servizio Sociale Scienze Criminologiche e al personale delle Forze di Polizia.