Nel tardo pomeriggio di venerdì scorso la sala operativa della Questura di Enna, tramite il numero unico di emergenza 112, riceveva la telefonata di un cittadino che, trovandosi a passare per Enna Bassa, nei pressi delle case popolari di Sant’Anna, era stato attirato dalla fragorosa concitazione di un gruppo di persone impegnate in una rissa furibonda.
Sul posto interveniva subito la volante che, con non poca difficoltà, riusciva a separare i protagonisti della zuffa fra una decina di soggetti, tra cui due minorenni, alcuni dei quali provvisti di bastoni di ferro.
In pochi minuti, infatti, arrivavano in ausilio sia personale della Squadra Mobile sia una pattuglia dell’Arma dei Carabinieri e, solo a quel punto, poliziotti e militari cominciavano a capire i dettagli di quella lite scaturita per futili motivi.
Infatti, nell’ambito della raccolta e vendita di ferro, due famiglie ennesi, gli I. e i C., si fanno concorrenza a vicenda.
Venerdì scorso, in particolare, pare che si ritrovassero a contendersi uno stesso cliente e, per questo motivo, gli animi erano diventati subito molto accesi.
Nell’occasione i due fratelli A. e G. C, classi 1966 e 1976, entrambi con numerosi precedenti penali, il primo anche per omicidio, avevano portato il loro furgoncino nelle vicinanze della famiglia “rivale”.
Così, dopo un crescendo di battibecchi e insulti reciproci con i fratelli G., O. e G. I., classi 1983, 1985 e 1963, alcuni di loro con numerosi precedenti penali, la situazione degenera presto in rissa, nella quale vengono coinvolti anche un ragazzino di 12 anni e una ragazza di 17 anni.
Solo il tempestivo arrivo della volante riusciva a bloccare, in tempo, l’evolversi della pericolosità della scazzottata, anche perché qualcuno dei protagonisti brandiva pesanti sbarre di ferro.
Poi, scortati dalle Forze di polizia intervenute, i soggetti venivano accompagnati in ospedale per le necessarie medicazioni.
Anche lì non sono mancati momenti di tensione, soprattutto per il sopraggiungere dei numerosi parenti delle due famiglie.
I poliziotti e i militari, infatti, hanno dovuto gestire contestualmente sia gli atti di indagine sia una delicata situazione di ordine pubblico, dentro e fuori dal pronto soccorso, che è perdurata per un paio d’ore, nell’attesa che i protagonisti della rissa venissero medicati dal personale ospedaliero: nove persone in tutto sono state refertate, per lesioni varie fra contusioni, ferite e addirittura morsi.
Alla fine, in accordo con la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna, che coordina le indagini, i poliziotti hanno sequestrato tre spranghe di ferro, acquisito i referti medici e denunciato sei soggetti per rissa aggravata.