Gli uomini del Commissariato di P.S. di Leonforte, diretti dal Commissario Capo, Dott. Alessio Puglisi, hanno tratto in arresto A.L., leonfortese classe 1985, con precedenti di Polizia per violenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, per essere stato colto nella flagranza del reato di detenzione ai fini spaccio di sostanza stupefacente del tipo “marijuana”, per un peso complessivo di circa 120 grammi netti.
I FATTI
In particolare - nell’ambito dell’implementazione dei servizi di controllo del territorio e di contrasto al fenomeno del traffico di stupefacenti, disposti dal Questore della provincia di Enna - Dott. Antonino Pietro ROMEO - gli agenti del Commissariato della casata dei Branciforte procedevano a effettuare una perquisizione presso l’abitazione del giovane, ritenendo che lo stesso potesse detenere sostanze stupefacenti o psicotrope.
Nel corso della perquisizione il giovane palesava un evidente stato di nervosismo; tale atteggiamento veniva ritenuto dagli agenti sospetto, pertanto l’atto di polizia giudiziaria veniva esteso anche ad un vano garage di pertinenza dell’abitazione, ove, ben occultati, venivano rinvenuti tre barattoli di vetro contenenti complessivamente circa centoventi grammi netti di sostanza stupefacente di tipo “marijuana”, nonché vari oggetti - due bilancini di precisione e dei fogli di carta alluminio - notoriamente utilizzati per il confezionamento e la pesatura della sostanza stupefacente.
La perquisizione permetteva di rinvenire, altresì, dei post-it con indicati a penna alcuni nominativi abbinati a delle cifre, appunti chiaramente riferiti all’attività di spaccio posta in essere dall’arrestato.
Infine, all’interno del garage venivano rinvenuti una decina di volatili rinchiusi in delle gabbie, che venivano posti sotto sequestro dagli operanti al fine di valutarne, successivamente, l’eventuale appartenenza a razze protette.
Alla luce dell’attività di indagine svolta l’uomo veniva tratta in arresto in flagranza di reato e, su disposizione del P.M. di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna, Dott. Domenico Cattano, veniva posto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.