Nella serata scorsa, gli uomini della Squadra Mobile di Enna, diretti dal Vice Questore Aggiunto Gabriele Presti – e coordinati dal Commissario Capo dott. Emanuele Vaccaro - unitamente i colleghi del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Piazza Armerina, diretti dal Commissario Capo Dott. Vincenzo Sangiorgio, hanno arrestato un giovane piazzese G. M., classe 1989 poiché colto nella flagranza del reato di cui all’art. 73 del D.P.R. nr. 309/90, ovvero per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo marijuana, trasportato all’interno dell’autovettura a bordo della quale l’arrestato viaggiava con degli amici.
I FATTI
In particolare, nell’ambito dell’implementazione dei servizi di controllo del territorio e di contrasto ai reati contro il patrimonio, e comunque afferenti la c.d. criminalità diffusa - disposta dal Sig. Questore della provincia di Enna Dott. Antonino Pietro ROMEO - i poliziotti della Squadra Mobile e del Commissariato di P.S. della città dei mosaici procedevano a monitorare le vie di accesso alla città di Piazza Armerina, ed in particolare la Strada Statale 117 Bis, che collega la città di rivierasca di Gela al centro armerino.
In tale contesto, gli investigatori procedevano al controllo di un’autovettura - un’utilitaria che sfrecciava a forte velocità lungo quell’arteria stradale - nell’occasione condotta da un giovane, e con a bordo, quale passeggero, tra gli altri, il G. M..
All’atto del controllo si notava, ai piedi del giovane, un piccolo involucro in carta alluminio, e si procedeva pertanto, alla perquisizione personale e veicolare. Recuperato detto involucro, lo stesso risultava contenere della marijuana. Immediatamente dopo lo stesso consegnava ai poliziotti un secondo involucro, di dimensioni maggiori rispetto al primo, che risultava contenere altra marijuana, che era occultata indosso alla sua persona.
Lo stupefacente veniva successivamente stimato in complessivi 33 grammi circa, e veniva pertanto sequestrato.
Alla luce dell’attività di indagine, il giovane veniva arrestato in flagranza di reato, e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna, che coordina le indagini nella persona del dott. Francesco Augusto RIO, il giovane veniva accompagnato presso la sua abitazione, per rimanervi, in regime di arresti domiciliari.